25 Settembre 2023

MotoGP, Joan Mir e Honda segnali di crescita: un GP India che dà fiducia

Il GP India è stato il migliore dell'anno per Joan Mir. Servirà la conferma, ma era un'iniezione di fiducia che serviva.

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È stato il miglior fine settimana da quando Joan Mir è arrivato in Honda. La novità India è stata quindi una ventata d’aria fresca per l’Ala Dorata, che già sabato aveva festeggiato il ritorno sul podio con Marc Marquez. Domenica invece è stato il maiorchino a chiudere come miglior pilota HRC, ma con un solidissimo 5° posto al traguardo. Ricordiamo che l’unico piazzamento a punti fino a quel momento era stato l’11° posto nella gara lunga a Portimao, prima di una raffica di zeri tra incidenti, risultati fuori dai punti e due infortuni. In Giappone servirà la conferma, ma un primo respiro ci voleva davvero in casa Honda.

Applausi per Mir

Era il primo GP dopo i test a Misano, che Joan Mir indica come una giornata importante nonostante i commenti sulla nuova RC-V, parole non proprio incoraggianti da parte del duo Repsol e di Nakagami. Ma per il 2023 quel lunedì di prove è stato significativo, anzi “cruciale”, come l’ha definito lo stesso iridato MotoGP 2020. Il numero #36 sorride alla fine del GP in India, difficilissimo per il caldo e l’umidità, ma nettamente il migliore da quando è sbarcato in Honda. Via social infatti ha voluto sottolinearlo: “Sono davvero felice dopo un fine settimana come questo. Ho ritrovato quelle sensazioni che non pensavo tornassero più. Non festeggio nessun podio o vittoria, ma sentirle di nuovo mi rende semplicemente felice.” La dice lunga sul GP al Buddh Circuit, spiega anche gli applausi che gli hanno riservato i ragazzi Honda quand’è tornato al box.

https://twitter.com/HRC_MotoGP/status/1706166234608194014

Problemi al posteriore

Nella Sprint aveva messo a referto l’ennesimo incidente, ma stavolta è stato qualcosa di diverso. Joan Mir infatti non stava lottando nelle retrovie, ma era saldamente nei 10, già a caccia del miglior risultato stagionale. Cosa che infine è arrivata nella gara della domenica, nonostante alcuni problemi accusati durante i 20 giri in programma. “Dal 10° giro ho iniziato ad accusare molte vibrazioni dalla gomma posteriore. Pensavo addirittura di non riuscire a finire la gara” ha raccontato Mir, come riportano i colleghi di Motosan. Ha quindi dovuto abbassare il ritmo, non riuscendo più a tenere il passo di Quartararo. Un vero peccato visto che, dopo la caduta di Bagnaia, avrebbe potuto davvero giocarsela per il suo primo podio con Honda! Invece alla fine ha anche dovuto cedere a Brad Binder. Da sottolineare però che è una top 5 che comunque non vedeva dal GP Catalunya 2022, quando chiuse 4°!

Mir-Honda, segnali incoraggianti

Marc Marquez sembra aver fatto un buon passo avanti, ma non è stato il solo. “Sono riuscito a recuperare un po’ di fiducia” ha sottolineato Mir. “Mi sono adattato rapidamente e sono riuscito ad essere veloce in pista. È stato fantastico, non me l’aspettavo.” Il maiorchino ex Suzuki sta vivendo un anno di transizione e di ‘test’ con una RC-V tutt’altro che vincente al momento, di conseguenza ha rivisto i suoi obiettivi. Quanto fatto al Buddh Circuit è già un grande risultato rispetto all’andamento stagionale e Mir lo sa bene. “Abbiamo lottato per quel 5° posto, abbiamo dato tutto e siamo riusciti ad ottenere il miglior risultato dell’anno.” Non solo: “Adesso la squadra inizia a capire le mie qualità come pilota ed io sto cominciando a capire la moto.” Servono però conferme: Motegi, pista di casa per Honda, è dietro l’angolo e può essere la prima prova del nove.

Foto: HRC Images

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