16 Novembre 2020

MotoGP: Jack Miller, lotta fino all’ultimo. “Con Morbidelli battaglia pulita”

Jack Miller entusiasta della battaglia finale con Morbidelli. "Ho dato tutto, mi sono divertito." E su Mir: "Se lo merita, mi piacciono queste storie."

motogp miller morbidelli

Gran Premio di Valencia che si è chiuso con un ultimo giro da urlo. Protagonisti Franco Morbidelli e Jack Miller, che hanno dato vita ad una splendida battaglia per la vittoria, conclusa solo sulla linea del traguardo. Appena 93 millesimi hanno separato l’alfiere Pramac Racing dal primo successo MotoGP del 2020, ma non per questo si dichiara deluso. Anzi, sottolinea grande rispetto per il rivale e la bella lotta in pista, senza dimenticare infine il nuovo campione Joan Mir.

“Ci siamo andati così vicini…” ha scritto Jack Miller nel suo resoconto post gara. “Ho dato tutto e ho ottenuto un grande risultato. È mancato nemmeno un decimo per fare ancora meglio, ma Franky è stato davvero perfetto. Ma ho chiuso secondo e mi sono divertito molto, quindi è stata una buona domenica.” Passa poi a descrivere la sua tattica. “Avevo un bel piano nella mia testa: gestire per 20 giri le gomme e negli ultimi sette andare a prendere Morbidelli.”

Con un unico obiettivo: “Superarlo nel rettilineo dell’ultimo giro per poi dire ‘Scusa Franky, ci vediamo dopo’… Il sorpasso era riuscito, ma non sono stato in grado di fermare la moto alla prima curva con il vento che c’era.” In questo modo Morbidelli ne ha approfittato per rispondere: scatta così la battaglia. “È tornato davanti alla curva 2, poi io alla curva quattro, di nuovo lui alla curva 5… Le ho provate tutte, anche all’ultima curva, ma ho sbandato aprendo il gas.

Solo grande rispetto per il rivale. “È stata una battaglia fantastica, pulita e sportiva, senza nessuna manovra sporca. Ci si diverte davvero a combattere in questo modo, soprattutto su una pista stretta come quella di Valencia. Nessun rimpianto, ho dato il massimo.” Per finire, “Tanti complimenti a Joan [Mir] ed al team Suzuki, se lo sono meritato. Lui è stato il migliore per tutto l’anno, testa sulle spalle e concentrato sull’obiettivo. Mi piacciono le storie degli sfavoriti.”

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