13 Aprile 2024

Marc Marquez all’attacco in MotoGP ad Austin: occhio ai suoi tempi

Nelle pre-qualifiche della MotoGP al COTA Marc Marquez è stato molto veloce: già pianificato l'attacco per la gara di domenica.

Marc Marquez all'attacco in MotoGP ad Austin: occhio ai suoi tempi

In questi giorni, parlando della MotoGP di scena al Circuit of the Americas di Austin, media e addetti ai lavori non hanno fatto altro che sciolinare tutti i record su questo tracciato scritti e detenuti da Marc Marquez. Da quella dominante affermazione del 2013, all’epoca da più giovane vincitore nella storia della classe regina ed al suo secondo Gran Premio disputato, ha mancato l’appuntamento sul gradino più alto del podio in circostanze che si contano sulle dita di una sola mano. Pensarlo su questa pista in sella ad una Ducati, per quanto la “vecchia” Desmosedici GP23, ha stuzzicato la fantasia di tutti, con la realtà dei fatti che riafferma una valutazione: questo weekend l’otto volte Campione del Mondo se la gioca.

MARC MARQUEZ COMPETITIVO NELLA MOTOGP AD AUSTIN

Facile, direte voi. “Marc Marquez al COTA veloce, ci mancherebbe pure!“. Già, ma non così semplice, per quanto ai più potrebbe sembrare una mera formalità. “So che molti si aspettavano di vedermi davanti a tutti, ma non è così facile“, ha candidamente ammesso il diretto interessato, gettando acqua sul fuoco. “Per quanto mi riguarda è andata esattamente in linea con le mie aspettative“. Tradotto: veloce sì, ma non il più veloce, men che meno rifilando distacchi abissali a tutti. Con margine di miglioramento certo, ma contestualmente ancora con piccoli, grandi problemi da risolvere.

SECONDO TURNO INTERESSANTE

Come nei Test, anche i turni di prove libere della MotoGP vanno analizzati con dovizia di particolari, senza fermarsi alla mera schermata finale dei tempi come usanza di molti. La sessione pomeridiana del venerdì, intesa come “pre-qualifica“, ha proiettato il 93 del team Gresini al terzo posto. Bene, ma forse persino meglio il lavoro compiuto. Insieme a Maverick Vinales e Pecco Bagnaia, Marquez è stato uno dei pochi a lavorare con convinzione con la media posteriore. Mentre tutti si interessavano alla soft, lui con la M ci ha fatto due run da definirsi quantomeno “promettenti“.

IL RAFFRONTO CON GLI ALTRI BIG MOTOGP

Nel primo run non ha inciso, complice un paio di crono buttati tra track limits e propri errori, con una curva sul 2’03” alto, da raffrontare alla sequenza veloce di Vinales (2’03″0 e 2’03″1) ed un Bagnaia su livelli analoghi (2’03″3). Tutto è cambiato nel secondo run. “Con Frankie (Carchedi, il suo capo-tecnico, ndr) ci siamo capiti bene e abbiamo trovato una buona messa a punto”, ha spiegato Marc. “Diciamo che proprio in questa circostanza è iniziato il mio fine settimana“. Sì, perché con lo stesso treno di gomme usate (media davanti e dietro), in questa uscita ha viaggiato sul 2’03″1 in tutti i giri compiuti. Bagnaia, da lì a poco a sua volta tornato in pista con M davanti e dietro del run precedente, ha fatto un giro in 2’03″100 netto.

IL BILANCIO

Insomma: Marquez, in configurazione “gara lunga” di domenica, se la gioca. A livello di Vinales e Bagnaia, due che era legittimo aspettarseli competitivi questo weekend. In più ha risparmiato persino una morbida a disposizione e partirà con una considerevole banca-dati inerente il rendimento della M per domenica. Chiaramente se le condizioni della pista e atmosferiche non dovessero mutare, ma in fondo il bello delle corse è anche questo.

Photo Red Bull Content Pool

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