15 Ottobre 2023

Diogo Moreira che colpaccio: in Indonesia ha scritto una grande storia

Diogo Moreira conquista la prima vittoria mondiale 18 anni dopo Barros. Un altro tassello storico per il giovane brasiliano.

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Ci ha messo forse un po’ più di quanto lo stesso Diogo Moreira si aspettasse, ma nel GP Indonesia è andato al suo posto un altro importante tassello. Le lacrime durante l’inno del Brasile ben parlano di gioia, emozione, ma anche grande fatica per arrivare ad un risultato del genere. Una prima vittoria Moto3 storica, sia perché è la prima in assoluto di un brasiliano nella categoria (inclusa l’epoca 125cc), sia perché Moreira ha ripreso il filo del suo illustre connazionale e scopritore Alex Barros. Oltre a MT Helmets-MSi, che ha debuttato solo l’anno scorso nel Mondiale e che festeggia questo bel regalo dal suo pilota. Mica male per un ragazzino di 19 anni, appena al secondo anno mondiale e che ha sulle spalle il peso di un’intera nazione, essendone l’unico rappresentante nel Motomondiale.

Moreira li regola tutti

“È stata davvero dura arrivarci. Un grazie alla mia famiglia, alle persone che mi stanno attorno, alla mia squadra.” Questo il commento di un Diogo Moreira di pochissime parole, con gli occhi lucidi e la voce rotta dalla commozione alla fine della corsa a Mandalika. Probabilmente non è stato l’anno che si aspettava dopo quanto fatto al debutto nel 2022, ma i risultati storici sono comunque arrivati, con tanta fatica e motivazione immutata. Ad inizio anno ecco il primo podio, al quale sono seguite tante gare difficili, finché ecco il colpaccio, la prima vittoria.

Proprio alla fine di una corsa complessa, forse più di tutte le precedenti, a causa di umidità e caldo! Non dimentichiamo poi la ‘classica’ battaglia di gruppo in Moto3, di cui Moreira è stato parte attiva fin da subito, per poi prendere il comando nel corso degli ultimi giri. È stato il momento decisivo: gli avversari hanno provato in tutti i modi a strappargli quel primato, ma il giovane brasiliano ha resistito, fino al traguardo. È festa, è la storia per il 19enne di Sao Paulo che, dopo tanti tentativi, finalmente è riuscito a mettere assieme tutti i pezzi ed a regolare gli avversari di categoria.

Il primo dopo Barros

Ne abbiamo già parlato in precedenza per i piccoli risultati storici già ottenuti da Diogo Moreira. Alex Barros, pur mai titolato, è tutt’ora il pilota brasiliano più vincente di sempre mai visto nel Motomondiale. E con il fresco vincitore a Mandalika c’è un filo conduttore, nel senso che proprio lui ha portato il suo piccolo connazionale dal Motocross alle corse su strada. Dopo la prima pole ed il primo podio, entrambi risultati storici, l’eredità di Barros è ricaduta ancora una volta su Moreira in Indonesia. Una vittoria brasiliana infatti mancava dal GP Portogallo 2005, l’ultimo trionfo in classe regina proprio di Barros.

Da allora sono passati ben più di 18 anni (era il 17 aprile 2005) senza piloti capaci di ruggire nel Motomondiale, fino a questa giovane promessa verdeoro che Maverick Vinales già indicava come possibile pilota da titolo nel 2022. La storia è un po’ diversa, ma ricordiamoci che la maggior parte di questi ragazzi non emerge “alla Acosta”, ma ha bisogno del suo tempo. Moreira però, con fatica e determinazione, si sta facendo largo nel Campionato del Mondo. L’anno prossimo sarà in Moto2: forse un po’ presto, senza aver ‘completato l’opera’ in Moto3? Intanto però parlano gli occhi lucidi di Moreira: un’ulteriore conferma che il Brasile ha una nuova giovane promessa da tenere d’occhio.

Foto: MT Helmets-MSi

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