24 Agosto 2022

Moto3: Ayumu Sasaki e Tatsuki Suzuki, una storica doppietta in Austria

Ayumu Sasaki e Tatsuki Suzuki, Giappone alla riscossa nel Gran Premio d'Austria. Un momento storico per un paese che sta tornando in alto.

sasaki suzuki, moto3

“Mi avevano detto che qui era impossibile vincere con due Long Lap Penalties.” Ayumu Sasaki non si è certo fatto condizionare da queste parole, tutt’altro. Aveva un solo obiettivo in mente e ha tirato fuori gli artigli per dimostrare l’esatto contrario. Nel GP d’Austria arriva così una strepitosa seconda vittoria Moto3, ma è stato un doppio trionfo giapponese. Tatsuki Suzuki infatti non l’ha lasciato andare, conquistando così una seconda posizione che segna un momento storico per il Sol Levante. È tardi per pensare al titolo, ma l’anno prossimo chissà. Sasaki sta finalmente trovando la quadra in Moto3 dopo varie difficoltà ed infortuni, a Suzuki servirebbe maggiore costanza: se ne vedrebbero delle belle.

I precedenti

Il passato è ricchissimo per quanto riguarda campioni o anche solo piloti in grado di ispirare le generazioni successive. E non solo in Giappone… Ma parliamo del GP d’Austria e della doppietta di due rappresentanti del paese asiatico. Era dal 2001 che non succedeva, ovvero da quando la categoria era ancora la storica 125cc. È successo nel GP d’apertura a Suzuka, ci hanno pensato il vincitore Masao Azuma ed il secondo classificato Yoichi Ui. Guardando nello specifico al Gran Premio d’Austria, c’è stato un solo pilota giapponese vincente prima di Sasaki nella classe minore, anzi anche in quella occasione parliamo di una doppietta vincente. Era il 1993, parliamo della 125cc e si correva al Salzburgring, tracciato che ha visto il trionfo di Takeshi Tsujimura per appena 12 millesimi su Kazuto Sakata. Qualcosa che non s’era più visto fino a domenica scorsa.

Sasaki-Suzuki duo d’attacco

Tornando all’attualità, è stato un GP stellare per entrambi. Iniziamo da Ayumu Sasaki, che ha messo il turbo dopo la doppia sanzione, conquistando di forza la sua seconda vittoria Moto3. “Come ogni GP, l’obiettivo era vincere” ha sottolineato. “Ho lavorato molto sul passo gara, in qualifica ho girato da solo e ho visto che avevo qualcosa in più. Ho perso 3 secondi per Long Lap, ma sono risalito più facilmente di quanto mi aspettassi.” Il difficile è stato tenere il passo con i rivali che non mollavano, uno in particolare. “Sapevo bene che Suzuki era dietro di me, ma non aveva fatto nessun tentativo per superarmi…” Tatsuki Suzuki infine, unica Honda in top ten, s’è ripreso un podio che mancava da tre gare. Anzi, è il miglior risultato della sua migliore stagione di sempre in Moto3. Manca solo quel pizzico di costanza in più…

Foto: motogp.com

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