20 Aprile 2023

Moto3, Stefano Nepa operato “Non come in Malesia, ma non ci voleva”

Stefano Nepa operato ieri, ora come sta? Alessandro Tonucci ci ha raccontato la situazione del suo pilota.

tonucci-nepa-mta-moto3-austin

Ad Austin un weekend a due facce per il team di Alessandro Tonucci. Al trionfo di Ortola si è infatti contrapposto il “volo” di Stefano Nepa, un highside dopo essere stato colpito da Munoz proprio nelle battute finali della gara. Il GP della Malesia 2022 non è lontano e s’è temuto un altro brutto colpo. Nepa non è illeso, ma è andata comunque meglio delle aspettative, vista la dinamica. Tonucci, che ieri è riuscito a fare una visita a sorpresa al suo pilota, operato di nuovo, ci ha raccontato come sta. La speranza è di riaverlo per il GP a Jerez, ma questo si vedrà solo la prossima settimana.

Un GP ad Austin con emozioni molto contrastanti.

Purtroppo dopo il podio sono andato subito al Centro Medico, non mi sono goduto per niente la vittoria. Appena Ivan ha passato il traguardo stavamo tutti esultando, parto in pit lane, di colpo alzo gli occhi e vedo sul maxischermo Nepa in aria, come in Malesia! Mi sono detto ‘Ci risiamo, un’altra bega’. Sono stato sotto il podio ma con l’ansia, poi sono andato via. Sembrava proprio come in Malesia, in realtà è andata anche bene, nel senso che non è andata come quella volta.

Ieri poi hanno operato di nuovo Stefano Nepa. Ma non si aspettava la tua visita?

No! Avevo informato lo zio, ma non sapevo com’ero messo, quindi non doveva sapere niente. Mi sono poi liberato e sono andato senza dire niente. Poco prima che lo portassero in sala operatoria sono entrato con la mascherina, mi ha scambiato per un dottore, finché non l’ho guardato e non mi ha riconosciuto! Non se l’aspettava. Poi sono rimasto lì finché non è tornato. Sono cose che conosco come pilota, poi dopo quello che è successo è il minimo.

Come sta adesso il tuo pilota?

Sicuramente è una situazione molto, molto diversa rispetto al Gran Premio della Malesia. A livello fisico non è una cosa così grave. L’operazione però era necessaria per un problema ai due malleoli, che con la botta si sono un po’ allontanati e non ‘tenevano ferma’ tutta la caviglia, che s’era gonfiata molto. Gli hanno messo quindi una vite molto piccola in un’operazione di circa 20 minuti, in modo da ‘stringere’ di nuovo. Adesso è a riposo con la macchina del ghiaccio, la sola terapia che deve fare, ma già stamattina gli hanno fatto fare un po’ di carico e sembra che vada tutto bene. Giovedì prossimo però ha la visita per l’idoneità, vedremo. Ma non ha grossissimi dolori, è sereno e carico, solo un po’ incavolato.

Stava disputando un altro bel GP nonostante tutto.

Aveva perso un po’ di terreno perché quella è una delle piste più fisiche che ci sono nel Mondiale. La moto è pesante da cambiare, da spingere, e con la gamba che ha… L’ha sentita e s’era staccato un po’, ma era comunque 9°, prendeva 7 punti e rimaneva quinto in classifica generale. Andava più che bene, la salvavamo così, ma purtroppo è successo.

Non l’ideale per Nepa, non ancora al 100% dopo quell’infortunio.

Si stava ancora riprendendo e gli capita un’altra cosa del genere… Psicologicamente vedremo come sarà la ripresa. Fisicamente il problema c’è, ha preso una botta e s’è operato di nuovo, però adesso bisogna vedere la reazione. In queste situazioni gli sono sempre stato vicino, per come lo vedo e conoscendolo ormai bene penso che ci sarà. Se non subito, a breve, ma comunque questo complica le cose nel momento in cui non dovevano essere complicate. Non ci voleva proprio nel momento della ripresa da un grande infortunio.

Il resto della gamba è a posto?

Per fortuna sì. La tibia ha dentro tutto il ferro, quindi forse ha un po’ aiutato, gli ha dato più sostegno. Non ha fratture ossee, ha una stiratura dei legamenti, come una “storta grossa” della caviglia, ma non una rottura.

Secondo te Stefano Nepa sarà a Jerez?

L’ho visto bene, ma quelle sono cose che capisci solo quando si risale in sella. Vedremo allora la reazione del pilota, è lui che deve andare in moto. Certo ripartirebbe da qualche passo indietro, non da dov’era. Eppure non essendo a posto stava lì nei 5… Non stava andando male. Come approccio dei turni stava andando bene, era sereno, mentre ora con quel problema ci tocca vedere a che punto è. Ce la può fare a prendere l’idoneità, a livello di performance poi non si può dire.

E come “fiducia”?

Non vedo grossi problemi a livello di “feeling mentale”. Non è come in Malesia che dici ho aperto io, mi è partita e non so neanche perché, quindi poi hai paura a rifare l’apertura. Qui l’hanno steso! Io sono ottimista perché carico è carico, poi bisogna vedere i limiti fisici. Adesso sarà più un discorso di dolore e di mobilità, anche se stamattina mi hanno detto dall’ospedale che è molto buona!

Il problema poi è che c’è sempre poco tempo per recuperare.

Adesso sì. E per fortuna abbiamo una settimana di stacco, più avanti ci saranno più GP attaccati. Ma andiamo uno step alla volta: ora è casa, si riposa e fa con la macchina del ghiaccio, cercando di recuperare il più possibile. Deve far sgonfiare la caviglia, ridurre il dolore e muoverla, queste sono le indicazioni. Martedì avrà la visita di controllo sempre dal dottor Traina a Bologna, mercoledì partiamo, giovedì alle 13.30 sappiamo se è idoneo o no. Se ce la fa, vedremo venerdì alle nove cosa succede.

Se ce la fa, cosa ti aspetti da Nepa?

Non che stia nei 5 come ha fatto finora. O magari sì, chi lo sa! Ma realisticamente parlando ripartiamo da una “incrinatura” in più, vedremo quando salirà in moto.

Foto: Angeluss MTA Racing

Lascia un commento