20 Maggio 2020

Moto3, Albert Arenas: “Cominceremo un altro Mondiale”

Albert Arenas attende la ripartenza con rinnovata motivazione. "Mi manca quell'adrenalina." Ricorda il successo in Qatar e aggiunge: "Devo ritrovare quelle sensazioni."

moto3 albert arenas

La concreta possibilità di tornare in azione a luglio solleva il morale a tutti i protagonisti del Motomondiale. Albert Arenas, vincitore dell’unica gara Moto3 disputata e quindi attuale leader iridato, è particolarmente motivato all’idea di ripartire. L’inizio di stagione è stato il migliore possibile e, dopo lo stop forzato, i piloti di alto livello hanno ricominciato ad allenarsi. L’obiettivo di questa seppur strana stagione rimane uno solo: essere in lotta per il titolo mondiale.

Come detto, motivazione alle stelle solo a sentire che è si sta sviluppando un programma per iniziare il 19 luglio a Jerez. “Non vedo l’ora di tornare in azione, mi manca l’adrenalina delle corse” ha dichiarato Albert Arenas. “Certo, ci sono ancora incertezze, ma dovremo imparare a conviverci.” Come ci si prepara in questo periodo? “Per quanto possibile, ho cercato di non fermarmi. Stiamo vivendo tutti la stessa situazione.” Cerca poi di sdrammatizzare. “Spero di non essermi dimenticato di toccare con il ginocchio!”

A differenza della MotoGP, la Moto3 ha potuto disputare il primo GP stagionale. Un fine settimana di gloria per Arenas e la sua squadra. “È una vittoria che ricorderò per sempre” ha ammesso lo spagnolo. “Abbiamo festeggiato, sono state giornate incredibili.” L’obiettivo era ripetersi subito subito in Thailandia, dove aveva vinto l’anno prima. Sappiamo però com’è andata. Nell’attesa, c’è stata una gara virtuale. “È stato bello rivivere la voglia di competere. Ero nervoso, anche se in maniera diversa, ma le sensazioni erano quelle di un vero GP.”

Quando si ripartirà, il pilota Aspar Team sarà l’uomo da battere. “Non si può però parlare di strategia” ha sottolineato Arenas. “Comincia un altro Mondiale, anche se io avrò 25 punti in più. Ma non voglio pensarci, devo concentrarmi sul ritmo, sul ritrovare le sensazioni provate in Qatar, sul lavoro da fare.” Infine non manca un pensiero per il personale medico, in prima fila in questa emergenza. “Hanno messo in gioco la loro vita e dobbiamo ringraziarli sempre.”

“Hanno lavorato instancabilmente per il bene del paese” ha continuato. “Questa situazione molto dura però ha tirato fuori anche il meglio di tutti. Noi sportivi e molte persone importanti abbiamo cercato di collaborare per quanto possibile. La solidarietà ci può unire ancora di più, aiutandoci a superare questo difficile momento. Ora dobbiamo usare la testa per non tornare indietro.”

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