26 Luglio 2023

Moto2, Jake Dixon: “Il me 14enne sarebbe già sulla luna, ma è solo l’inizio”

Jake Dixon è sempre più protagonista della Moto2. Il trionfo ad Assen è la prova che può essere la mina vagante del 2023.

jake-dixon-aspar-moto2

Nella Moto2 c’è un occhio di riguardo soprattutto per Tony Arbolino al comando e Pedro Acosta subito a seguire. Ma è il caso di prestare più attenzione anche a chi occupa attualmente la 3^ posizione nella generale. Quello che sta facendo Jake Dixon non è un caso, ma la logica conseguenza del grande passo avanti già visto l’anno scorso, quando sono arrivati i primi attesi piazzamenti sul podio. La prima vittoria ottenuta ad Assen ci indica chiaramente come Dixon possa rivelarsi la vera mina vagante di questa stagione 2023. È 3° a -44 punti dal capoclassifica, ma sono stati disputati appena 8 GP su 20 in questo 2023. Non male per un giovane che ha iniziato la sua carriera in moto piuttosto “tardi”, ovvero a 14 anni!

Abbonato al 3° posto

Era stato quello il suo miglior piazzamento fino al glorioso GP dei Paesi Bassi. Facendo un passo indietro, dopo anni molto, molto difficili, con annesso rischio di concludere anzitempo la carriera per un grave infortunio ad un polso, l’ex BSB ha cominciato a brillare. Il ritorno nel 2022 in Aspar Team, proprio la squadra che l’aveva portato dalla Superbike britannica al Motomondiale nel 2019, a quanto pare è stato il punto di svolta. Lo scorso campionato s’è concluso con ben sei piazzamenti sul podio, risultati di rilievo alternati però a svariati zeri che non l’hanno aiutato. Una costanza che sembra aver trovato in questo 2023, tolto l’assurdo incidente nel giro di riscaldamento ad Austin che rappresenta finora il suo unico zero stagionale. Negli altri 7 GP i suoi peggiori risultati sono i due sesti posti arrivati a Portimao a Jerez, ottimamente bilanciati da tre podi (altri terzi posti!) e poi il grande risultato, la prima vittoria Moto2 conquistata di forza ad Assen. “Era frustrante, sempre 3° ogni volta che salivo sul podio, per nove volte!” L’ultimo GP infatti è stato una liberazione.

Dixon e il grande sogno

I giovani piloti cominciano ben prima il percorso a due ruote, ovvero quando sono ancora piccoli. A 14 anni si corre già in European Talent Cup o in campionati simili, eppure è proprio questa l’età in cui ha iniziato a fare sul serio questo ragazzo di Dover. Figlio d’arte, ma papà Darren al tempo è stato campione sulle ‘tre ruote’, i sidecar. “La mancanza di soldi mi ha costretto a scegliere una strada diversa. Il sogno era la MotoGP, ma riuscirci era tutt’altro discorso” ha raccontato in un’intervista autoprodotta dalla squadra. Passando per il BSB invece ci è riuscito comunque, con più fatica e spendendo più tempo rispetto a chi ha percorso la strada ‘normale’. A 27 anni però sta arrivando anche lui a dire la sua. “L’età è solo un numero” ha rimarcato Dixon. “Sono quello con meno esperienza, ma penso sia solo l’inizio di quello che posso fare. Devo sbloccare il mio potenziale, che è la cosa più difficile, ma ora ho vinto e ho ancora più confidenza.” E adesso? “Il 14enne che ero sarebbe sulla luna, ma non è ancora finita… Io voglio vincere il Mondiale!”

Foto: Aspar Team

Lascia un commento