13 Gennaio 2023

Moto2, Filip Salac: cantando sotto la pioggia

La grande soddisfazione 2022 per Filip Salac è stata il podio nel diluvio al Buriram. Dove può arrivare nel 2023?

filip salac, moto2

Il riferimento del celebre film è chiaramente il GP in Thailandia. Lì Filip Salac ha raccolto il risultato di peso del 2022, in un round in cui l’arrivo della pioggia ha scombinato qualsiasi possibile pronostico. Il giovane pilota ceco però ha limitato i danni, anzi s’è preso un risultato insperato in quella che è stata la sua prima annata in Moto2. Dove potrà arrivare nel 2023? Continuerà con Gresini Racing, quindi con una sicurezza in più, ma per il resto è difficile fare pronostici. Ma non dobbiamo dimenticare che è già uno dei migliori piloti cechi di sempre nel Motomondiale, i predecessori di successo sono davvero pochi.

Prima di Salac

Il podio citato più quello Moto3 nel 2021 lo collocano di diritto in un’elite molto ristretta. Svariati piloti cechi hanno fatto la loro comparsa nel Campionato del Mondo, ma pochissimi sono riusciti a prendersi il podio. Negli anni ’60-’70 in particolare registriamo tre ragazzi eccellenti. Il migliore di sempre è tutt’ora Frantisek Sťastny (1927-2000): una carriera con il marchio di casa Jawa, 20 podi mondiali con quattro vittorie in 51 GP disputati, vice-campione 350cc nel 1962. Segue Gustav Havel (1930-1967), altro fedelissimo di Jawa, ed i suoi 9 podi nell’allora 350cc tra il 1961 ed il 1966. Ma c’è anche il sigillo di Bohumil Stasa (1944-2019), pilota Jawa e CZ, due podi in 350cc (1961-1971) ed uno in 500cc nel 1969. Servono gli anni 2000 per rivedere qualcun altro sul podio. Lukas Pesek realizza un biennio super in 125cc: i primi due podi arrivano nel 2006, l’anno dopo diventano sei con due vittorie! Non dimentichiamo poi Karel Abraham, 3° in Giappone e vincente a Valencia in Moto2 nel 2010. Il più recente infine è Jakub Kornfeil, con cinque podi in Moto3 tra il 2014 ed il 2019.

Il percorso mondiale

Guardando in particolare a Filip Salac, emergere in un mondiale non è mai una cosa semplice. Negli anni mette a referto risultati altalenanti, ma con qualche guizzo interessante. Come il 5° posto a Valencia 2019, o le due top ten in Qatar e nel GP Europa nel 2020, prima del finale prematuro: un importante incidente nel bis al Ricardo Tormo gli provoca un trauma toracico con problemi ai polmoni. Il 2021 è un anno di alti e bassi: nella prima parte di campionato arriva il primo podio mondiale con Snipers Team, un 2° posto in Francia, dal GP Stiria torna con PrüstelGP al posto dello sfortunato amico Jason Dupasquier. Nel 2022 ecco il salto in Moto2, un’altra sfida piuttosto complessa: ai 10 zeri si contrappongono però alcune interessanti top ten, fino all’incredibile podio al Buriram. Condizioni eccezionali, ma comunque una bella iniezione di fiducia per il secondo anno Moto2. Come abbiamo raccontato fa già parte di una ristretta cerchia di piloti cechi di successo, ma perché non provare a migliorare ancora… La permanenza in Gresini è un aspetto positivo, il resto dipende dal pilota.

Foto: motogp.com

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