2 Ottobre 2020

Moto2, ecco il ‘nuovo’ Sam Lowes: “Sono più calmo, tutto diventa più facile”

Sam Lowes racconta del suo cambio di mentalità. "Sono sorpreso da quanto mi stia aiutando." E si dà un voto: "Per ora 7.5, spero ben di più a fine stagione."

sam lowes moto2

Le ultime tre annate mondiali non sono certo state facili per Sam Lowes, che passo dopo passo si sta ricostruendo. L’alfiere britannico è già alla sua miglior stagione Moto2 dal ritorno nella classe intermedia (2018) dopo una deludente annata MotoGP. Passato quest’anno a EG 0,0 Marc VDS, l’ex iridato Supersport ha iniziato con un KO per infortunio, per poi mettersi sempre più in evidenza dopo la pausa forzata. Tolta la squalifica in Stiria, il suo peggior risultato è stato un 8° posto, altrimenti si è sempre visto dalla quarta alla seconda piazza in gara. L’ultimo in particolare è stato il suo GP migliore, ad un passo dalla vittoria, ed occupa al momento il 4° posto iridato.

“Sto svolgendo parecchio lavoro a livello mentale e psicologico” ha dichiarato Sam Lowes in un’intervista prodotta dalla squadra. “Come per tutte le cose, quando attraversi momenti difficili devi trovare la causa e poi la soluzione. Sono nel pieno di questo processo: analizzo gli aspetti in cui posso migliorare e ci lavoro su. Vorrei dire che quest’anno sono molto più concentrato sui lati importanti di un weekend di gara.” Un diverso approccio che parte dal suo allenamento. “Mi applico molto di più ad esercizi di stretching e meditazione. Ho cambiato anche il metodo di affrontare un GP: non penso più solo all’obiettivo finale, ma analizziamo un turno alla volta.”

Un modo forse più ‘rilassato’? “È esattamente ciò su cui sto lavorando” è la risposta. “Cerco sempre un ambiente più calmo nella mia mente, quindi tutto avviene in maniera più naturale. In precedenza guardavo troppo le cose negative, mi innervosivo ed andava sempre peggio, i risultati non arrivavano. Ora invece penso più agli aspetti che possono controllare: tutto scorre e diventa più facile. Certo, essere circondato dalle persone giuste ti aiuta a trovare la giusta mentalità.” Una parte fondamentale per un pilota. “Condiziona il 30% della performance, il restante 70% dipende dalla velocità e dal team.”

Una nuova mentalità dovuta non solo al suo lavoro fuori dalle piste, ma anche nel paddock. “Quando non sei a posto e cerchi di spingere, ecco che arrivano gli errori ed entri in un circolo negativo. Ne esci solo se ti concentri, credi nelle tue possibilità, ti mantieni calmo e lavori. In un certo senso sono rimasto sorpreso da quanto l’aspetto mentale mi stia aiutando. Sono arrivato in questa squadra dopo un lungo periodo difficile, molti dicevano che non me lo meritavo. Poi c’è stato l’infortunio, ma ho lavorato per essere nuovamente competitivo e tornare sul podio. Quest’anno avverto molto meno stress, riesco a gestire meglio ogni situazione.”

Obiettivi stagionali? “I primi erano essere competitivo di nuovo: non mi vergogno di dire che l’anno scorso non lo ero. Nelle ultime gare la fiducia è cresciuta e pensiamo a tornare a vincere in gara. Certo rimane sempre il desiderio di puntare al titolo, ma bisogna ammettere che siamo un po’ indietro. Non c’è margine di errore, ma noi dobbiamo solo pensare a lottare fino alla fine.” Per finire con una valutazione personale di metà stagione. “Al momento mi darei un 7,5. Avrebbe potuto essere un 8, ma non ho ancora vinto una gara. Spero però di riuscire a darmi un giudizio ben più positivo a fine anno.”

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