5 Aprile 2024

Moto2, Dennis Foggia “Vivo per il mio sport, dormo e mi alzo per questo”

Dennis Foggia si racconta a CorsedimotoTV. Questo inizio di stagione è stato molto difficile per lui che però non molla.

Dennis Foggia, Moto2

L’inizio di stagione è stato in salita per Dennis Foggia, ancora a quota zero nella classifica generale del Mondiale Moto2. In attesa del prossimo Gran Premio si è allenato a Misano con una V4R, assieme ai piloti che partecipano al Campionato Italiano Velocità. Nell’occasione è stato intervistato da CorsedimotoTV

Nel riposo ci alleniamo, è stato bello e mi sono divertito molto – ha detto Dennis Foggia – Ovviamente le gomme sono le stesse, il perso della moto è leggermente superiore quindi è allenante, stare in moto in pista aiuta sempre quindi macinare chilometri è tutta esperienza quindi ne faccio bagaglio ed imparo. Poi la velocità è tanta”.

In punto sulle prime due gare stagionali

In questa stagione in Moto2 ancora non sto sfruttando il mio potenziale al cento per cento, purtroppo. Stiamo lavorando con il team. Rispetto all’anno scorso abbiamo fatti vari step, la squadra internamente è cambiata molto, loro devono abituarsi a me ed io a loro. Dal Qatar a Portimao abbiamo fatto un grande step e siamo veramente molto vicini quindi è facile passare da quinto-sesto a quindicesimo. In base da come parti cambia molto quindi dobbiamo lavorare ancora di più per partire più avanti, per far sì che la gara sia più facile perché questa non è la Moto3, non c’è la scia, nulla. Pare che siamo molto dietro, lontani, ma siamo più vicini di quanto possa sembrare. Io non mollo mai perché vivo per questo, mi sveglio per questo, dormo per questo quindi ce la sto mettendo tutta, al cento per cento in quello che faccio.

Passaggio da Moto3 a Moto2 più difficile rispetto a quello da Moto2 a MotoGP

“La Moto3 è una categoria molto difficile in cui se riesci a fare la differenza sei veramente bravo, forte. Il problema è che quando passi alla categoria successiva c’è molto salto a livello di moto, diametro delle gomme e potenza. Cambia tutto: lo stile di guida, l’approccio alla gara, a tutto. Noi abbiamo sì venti gare ma in ognuna tre prove, una qualifica ed un gara ed anche le libere sono quali come qualifiche perché devi stare nei quattordici quindi non hai tempo per metterti a posto la moto, di fare nulla. Arrivi verso fine anno che stai cominciando ad imparare. Il passaggio Moto2 – MotoGP è più facile perché sei già abituato ad una moto grande, all’elettronica, all’abbassatore…Adesso c’è tutto quindi meno traumatico. La Moto3 invece è molto cruda, non c’è l’elettronica e nulla. La categoria più difficile in questo momento secondo me è la Moto2”.

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