15 Gennaio 2023

Moto2: Barry Baltus, quando il nome pesa

Barry Baltus porta il nome del grande Sheene ma finora non ha brillato. Però ha solo 18 anni e la continuità tecnica potrebbe pagare

barry baltus, moto2

La sfida mondiale è sempre la più difficile. Barry Baltus lo sa bene, visto che in tre anni mondiali non ha avuto vita facile. Non dimentichiamo poi che è già incappato in alcuni infortuni importanti nel suo biennio in Moto2. Il 18enne di Namur porta nome e numero del grande “Iron Man” Sheene, con la speranza però che non segua la stessa strada riguardo i guai fisici… Nel 2022 ha chiuso in 31^ posizione iridata, come punti è stata la sua migliore stagione mondiale in assoluto. Piccoli passi avanti per il giovane belga, confermati soprattutto dalle due top ten messe a referto. Chissà se riuscirà mai a raggiungere qualcuno dei connazionali che l’hanno preceduto.

Baltus, i predecessori di successo

Barry Baltus non è il primo belga nel Motomondiale, ma pochi hanno piazzato risultati di rilievo. Il primo è stato Juliaan Vanzeebroeck, 10 podi negli anni ’70. Nove di questi, inclusi i tre successi di GP, sono arrivati in 50cc tra il 1974 ed il 1978, il decimo è in 125cc nel 1976. Ma il migliore è tutt’ora Didier de Radiguès, nel Campionato del Mondo tra il 1979 ed il 1991: 15 volte sul podio in tre classi diverse, con quattro vittorie in 250cc (3° nel 1983) e 350cc (vice-campione 1982). Lucio Pietroniro di podi mondiali ne ha conquistati cinque in 125cc tra il 1985 ed il 1988, quattro con MBA e uno con Honda. C’è pure Stéphane Mertens, con sette podi in totale conquistati nel biennio 1995-1996 in Thunderbike Trophy. Aggiungiamo alla lista Xavier Simeon: tra il 2013 ed il 2015 ottiene quattro piazzamenti sul podio in Moto2, la vittoria in Germania nel 2015 è l’ultimo nel Mondiale. Il più recente è Livio Loi, con due podi Moto3 a referto: vince il GP Indianapolis 2015, infine è secondo in Australia nel 2017.

Barry Baltus, scalata difficile

Il debutto è avvenuto in ritardo per limiti d’età, ma il complicato 2020 e quindi la lunga pausa tra Losail e Jerez gli hanno impedito di saltare metà stagione. È un anno comunque complesso, con due sedicesimi posti come migliori risultati. A sorpresa (e prematuramente) nel 2021 cambia categoria, passando in Moto2 con RW Racing GP ed il telaista NTS. Partenza peggiore non poteva esserci: nelle FP3 in Qatar Baltus cade e si frattura il polso sinistro. La sua stagione inizia sul serio solo in Francia, con un unico piazzamento a punti ottenuto in Germania. Anche il 2022 non è immune da infortuni, che gli capitano sia all’inizio che alla fine dell’anno. Frattura di un polso in seguito ad un incidente in qualifica nel 2° round in Indonesia, infortunio ad una caviglia nelle libere del penultimo GP in Malesia. Nonostante questo, il cambio da NTS a KALEX lo aiuta a crescere: nove piazzamenti a punti nei 16 GP effettivamente disputati, con due top ten ad Austin ed a Portimao.

Top ten possibile?

La certezza è che Baltus rimarrà legato a RW Racing GP per altri due anni, quindi fino alla fine della stagione 2024. Un rinnovo che può favorire la crescita del giovane pilota belga, che ha appena 18 anni e quindi un buon margine di crescita. Dove potrà arrivare nel 2023? Quello che possiamo dire è che Baltus non sarà uno di quei piloti “da campionato”, ma può puntare a qualcosa di più rispetto a quanto fatto finora. Certo bisogna raggiungere la giusta costanza, non dimentichiamo la fortuna per quanto riguarda il lato fisico, ma chissà, potrebbe arrivare ad inserirsi costantemente nella lotta per la top ten.

Foto: motogp.com

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