1 Aprile 2020

L’avvocato di Andrea Iannone: “Al TAS per il proscioglimento”

Antonio De Rensis, avvocato di Andrea Iannone, si dice fiducioso che il pilota MotoGP venga assolto dopo l'appello al TAS di Losanna.

Tas di Losanna

L’avvocato difensore di Andrea Iannone, Antonio De Rensis, guarda con ottimismo all’appello al TAS, dopo aver letto le motivazioni della sentenza che condanna il pilota 18 mesi di squalifica. A suo dire la Federazione Internazionale accoglie la tesi della contaminazione alimentare pur condannando il pilota Aprilia. “La FIM ha completamente accolto le argomentazioni difensive e smontato quelle dell’accusa. Hanno riconosciuto la contaminazione alimentare – ha detto ai microfoni di Sky Sport – ed escluso l’utilizzo volontario di doping“.

Tra le motivazioni della sentenza viene fatto esplicito riferimento alle foto riprese dai social. “Hanno citato le foto degli altri piloti che noi abbiamo presentato sottolineando come abbiano fisici identici se non addirittura più scolpiti di Andrea Iannone. Hanno detto che il pilota avrebbe dovuto controllare questa carne – ha sottolineato l’avvocato De Rensis -. Ora mi chiedo: ma un atleta deve andare al ristorante con un team di tossicologi per esaminare la carne? Dal momento che l’accusa diceva che non c’è carne contaminata e il drostanolone non esiste, i giudici ci hanno dato ragione, ma allo stesso tempo hanno condannato Andrea. Ma siamo soddisfatti, perché hanno riconosciuto la contaminazione alimentare“.

Adesso lo staff legale di Iannone spera in una piena assoluzione da parte del TAS, in base a diversi precedenti simili. “La contaminazione alimentare viene utilizzata come elemento discriminante per il proscioglimento al Tas. L’atleta contaminato tramite alimenti viene prosciolto, ci sono innumerevoli casi di famosi atleti che hanno riconosciuto questo risultato… Se io frequento un usuale dopato ci può stare che ho usato la sostanza dopante. Ma se vado in un ristorante e mi danno il filetto cosa faccio? L’analisi con i chimici e poi mangio? Un grazie particolare a Massimo Rivola per l’appoggio dato e al professore Salomone che ha coordinato tutto lo staff scientifico“.

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