11 Agosto 2022

Joan Mir, che succede? Crollo verticale dei risultati: i numeri inequivocabili

Dopo la notizia dell'addio della Suzuki alla MotoGP, il rendimento di Joan Mir è stato disastroso: intanto si continua ad attendere la firma con Honda.

Joan Mir, MotoGP

La stagione MotoGP 2022 di Joan Mir ha preso una piega decisamente negativa. Partito con l’ambizione di tornare a giocarsi il titolo, invece oggi si ritrova dodicesimo in classifica con soli 77 punti, a -103 dal leader Fabio Quartararo. Un disastro, bisogna ammetterlo.

Certamente il pilota maiorchino non è stato aiutato dal fatto che la Suzuki abbia deciso di ritirarsi dal campionato a fine anno, una comunicazione che è arrivata proprio quando era ormai tutto fatto per il rinnovo del suo contratto. Dall’oggi al domani si è ritrovato a dover cercare un altro team per il 2023 e a proseguire la stagione con una squadra che non ci sarà più l’anno prossimo. Una situazione non facile, anche se è nelle difficoltà che i campioni devono tenere duro e pensare solo a dare il massimo in moto.

Joan Mir in crisi di risultati: intanto attende la Honda

Mir nelle prime sei gare del campionato MotoGP 2022 aveva collezionato tre sesti posti, due quarti e un ritiro (a Portimao); in classifica generale occupava la sesta posizione con 56 punti, 33 in meno del leader Quartararo. Non stava volando, ma il suo era comunque un rendimento dignitoso. Negli ultimi sei gran premi, invece, c’è stato un netto crollo da parte del due volte campione del mondo: quattro ritiri, un quarto e un ottavo posto, solo 21 punti conquistati.

Cosa è successo dal weekend di Le Mans in poi? Semplice, poco prima si è saputo che la Suzuki non avrebbe più preso parte alla classe regina del Motomondiale dal 2023. Joan è caduto in Francia e poi ha fatto lo stesso anche al Mugello, in Catalogna si è ripreso, ma al Sachsenring è andato giù di nuovo. Prima della pausa è tornato a punti ad Assen, però alla ripresa della stagione a Silverstone ha collezionato un altro zero per una caduta. Un rendimento davvero pessimo.

È possibile che la decisione di Suzuki e le incertezze sul suo futuro lo abbiano destabilizzato. Oltre alla scelta presa dai vertici della casa di Hamamatsu, anche il fatto di non aver ancora firmato un contratto per il 2023 può essere un fattore che lo sta condizionando. I dialoghi con Honda vanno avanti da tempo, però le parti non sono ancora giunte alla firma. Sembra che ci sia qualche divergenza legata allo stipendio di Mir, che spera di vedere tutto risolto al più presto. Merita di essere ancora sulla griglia MotoGP nel 2023, restarne fuori per beghe di carattere economico sarebbe un passo falso.

Foto: Instagram

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