17 Maggio 2022

Andrea Mantovani, sprint di notte per correre a Le Mans “Vorrei il Mondiale”

Andrea Mantovani è partito in piena notte per correre la MotoE a Le Mans: in gara ha firmato il giro veloce! Adesso torna nel CIV Superbike per meritarsi il Mondiale

andrea mantovani motoe

Il secondo round MotoE è stato l’occasione per ritrovare Andrea Mantovani. In azione solo nel 2021 con il team Gresini, quest’anno è stato chiamato in corsa da WithU GRT RNF Team per la tappa francese al posto di Bradley Smith, non ancora a posto fisicamente. Una vera corsa per il pilota italiano, che però ha risposto presente e s’è presentato al Circuito Bugatti. Il suo round è iniziato dalle qualifiche, l’ha chiuso portando a casa un 9° ed un 11° posto nelle due gare. Non male per un rientro all’ultimo! Ora la priorità è nuovamente il CIV Superbike in sella ad una Ducati grazie alla collaborazione tra VINCE64 Racing Team e Broncos Racing Team. Augurandosi un pizzico di sfortuna in meno… Ma guarda anche più in là, sognando un 2023 in un Mondiale. Dopo la tappa MotoE a Le Mans, ecco cosa ci ha raccontato.

Come si è arrivati a questa “sostituzione in corsa”?

Tutto è iniziato giovedì: alle quattro e mezza ho ricevuto una chiamata dal capo della squadra, mi chiedevano di sostituire Bradley Smith per Le Mans visto che il pilota era unfit. Dicendomi che l’aereo sarebbe stato alle otto di sera da Bologna, ma purtroppo coi tempi non ce la facevo. Guardiamo un po’ di cose e ci mettiamo d’accordo per il giorno dopo da Venezia alle 6. Mi sono quindi organizzato col mio babbo che è venuto con me, siamo partiti la sera per Venezia ed abbiamo dormito lì, sveglia poi alle 3:45 ed alle sei abbiamo preso l’aereo.

Inizia quindi il tuo round a Le Mans.

Dal secondo turno di libere, il primo era alle 8:25 ed ero ancora in viaggio. Arriviamo, facciamo tutto di corsa ed iniziano le libere, ma al terzo giro ecco un problema tecnico alla moto, quindi non ho girato nelle FP2. Il mio weekend è iniziato direttamente dai 10 minuti di qualifica [Q1] e ho fatto quello che potevo: solo salito in moto, ho fatto quattro giri e ho stampato il 16° tempo. Nemmeno l’ultimo, qualcuno me lo sono messo dietro e sono già stato contentissimo! Il giorno dopo scatta Gara 1: sono riuscito a rimontare fino al 9° posto, attaccato al mio compagno di squadra Niccolò Canepa. Una bella soddisfazione! Poi abbiamo fatto qualche modifica per Gara 2, sono partito e ho fatto il giro veloce del weekend con un crono pazzesco, il miglior tempo di gara a meno di un decimo dal record della pista. È stato un round incredibile! Vedere il mio nome con il giro veloce è una grande soddisfazione, oltre ad essere stata una bella opportunità che mi ha dato il GRT RNF Team e l’ho sfruttata al massimo.

Come ti spieghi questo ritorno improvviso ma così positivo?

Sicuramente conoscere un po’ la moto aiuta e l’anno di esperienza mi ha dato una mano. Devo dire però che non si gira molto e la moto me la ricordavo poco… Non so dire cosa sia stato, ma a differenza dell’anno scorso ho abbassato di 1.2 secondi il mio tempo sul giro, è tanta roba!

Ti sei sorpreso da solo?

Non proprio, ma c’è un motivo. Sono sempre stato convinto delle mie capacità, so benissimo dove posso stare e quello che posso fare. Sicuramente è una conferma, una soddisfazione personale così come per il team. Poi chi vuole vedere, vede.

Hai trovato la MotoE cambiata rispetto a quella che hai guidato l’anno scorso?

A livello di sensazioni no, direi molto simile. Hanno tolto 12-13 kg su 262, sinceramente non ho sentito una particolare differenza.

Hai invece affrontato un format diverso.

Sicuramente questo format di qualifiche è nettamente migliore. Ti dà la possibilità di realizzare più giri e di poter fare un giro veloce, invece di un giro secco in cui sei rovinato se sbagli qualcosa. Già si gira poco, poi avere una sola possibilità di qualifica… Diventava difficile. Invece ho trovato questo format eccezionale: 10 minuti a disposizione come in tutti i campionati, hai la possibilità di girare di più, scegliendo poi il migliore tra i giri che fai.

Con anche i famosi ‘giochi di scie’ di cui si parla molto attualmente.

Se uno vuole dare la scia lo fa, se uno non vuole basta che si organizzi con la squadra. Per esempio rimane al box quando entrano tutti, aspetta e poi va da solo. Alla fine fa parte del mestiere: il gioco delle scie, del traino, è sempre esistito ed esisterà sempre.

Tornando a Gara 1, non è mancato un brutto incidente…

Ero anche io lì in mezzo, ma per fortuna l’ho completamente evitato. Non l’ho visto bene perché avevo due, tre piloti davanti che mi hanno un po’ coperto la visuale. In quel primo giro che a tantissima gente è scappato di colpo il posteriore in accelerazione, io compreso. Ho visto dopo la dinamica, non è stato per niente bello… Niccolò stesso ci ha messo un giro e mezzo per riprendersi un po’. È andata no bene, benissimo.

Ti hanno già detto se ci sarà un’altra possibilità?

Al momento no, per ora mi hanno fatto semplicemente i complimenti per quello che ho fatto. Vero è che l’assenza di Smith Le Mans è stata una sorpresa per tutti, l’hanno detto solo all’ultimo, quindi si sono tutti organizzati in ritardo ed anche io ho dovuto fare i salti mortali. Partito alle 3:45 di venerdì e tornato alle 3:20 di lunedì notte. È stato un ritorno nel Mondiale, un’occasione da non perdere, ma fisicamente non è stato facile.

Adesso si ritorna nel CIV.

I prossimi 18-19 giugno [Mugello] sarò di nuovo in azione con la mia Ducati, con il mio progetto principale per quest’anno. Ovvero fare un bel lavoro nel CIV ed ottenere i migliori risultati possibili. Purtroppo quest’anno vuoi una volta che mi hanno colpito [Gara 1 Misano], vuoi un problema tecnico in Gara 2 [Vallelunga]… In quattro corse, il 50% di zeri non per colpa mia. Non è stata la partenza che volevamo, ma sono convinto che il pacchetto moto siamo molto buono e che si possa far bene. Bisogna lavorare tanto. Da dire che, nell’ultimo weekend di gara, Pirro ha fatto un bel passo avanti rispetto a tutti gli altri. Anche noi dovremo cercare di riuscire a sfruttare al meglio queste Dunlop per arrivare a stare più avanti e giocarcela nel miglior modo possibile.

Ti sei fissato qualche obiettivo in particolare?

L’obiettivo del prossimo weekend di gara è centrare il podio. A livello di campionato… Sinceramente ad inizio stagione mi sarebbe piaciuto chiudere tra i primi tre. Di questo passo, con queste sfortune, non è facile: tutti i miei avversari sono fortissimi, gente con tanti anni di esperienza nel Mondiale. L’idea appunto era la top 3, ma anche chiudere nei primi cinque va benissimo. Adesso dobbiamo cercare di consolidare quanto fatto finora senza mollare. E direi che per ora basta con gli episodi sfortunati!

C’è già qualche idea per il futuro?

Al momento nulla di certo, abbiamo appena iniziato a parlare. Mi piacerebbe tantissimo o fare il Mondiale Superbike o tornare in MotoE. In generale, ritornare nel Mondiale!

Foto: Instagram-Andrea Mantovani

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