7 Luglio 2023

MXGP: finalmente Tim Gajser, c’è il via libera per il ritorno

Tim Gajser ad un passo dal ritorno in MXGP dopo l'ultimo controllo medico. Il campione in carica pronto al debutto stagionale.

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L’idea era già stata anticipata, ma ora è confermata dall’ultimo controllo medico. Tim Gajser tornerà in azione a Loket, nel prossimo GP in Repubblica Ceca, dando ufficialmente il via alla sua stagione MXGP 2023. Un’annata che doveva essere di difesa del titolo, prima dell’importante infortunio che gli ha impedito di prendere regolarmente il via. Per l’iride ovviamente il discorso è già chiuso, l’obiettivo di Gajser ora è riprendere il ritmo delle corse, ritrovando quindi passo dopo passo il suo stato di forma.

Il ritorno del campione

Ricordiamo, la brutta caduta agli Internazionali d’Italia ha segnato la stagione ben prima del via. Tim Gajser ha lasciato Arco di Trento con un femore fratturato, un infortunio serio e che prevede un lungo recupero. L’inizio del campionato 2023 quindi è stato presto escluso, né il pilota né HRC volevano un ritorno prematuro che poteva complicare ancora di più la situazione. Di conseguenza non c’era mai stato un ipotetico ritorno, fino a poche settimane fa: dopo il ritorno in sella, lo stesso Gajser aveva comunicato l’intenzione di disputare il GP a Loket nei giorni 15-16 luglio. Chiaramente però serviva un ultimo controllo medico: il personale del team HRC ha dato il via libera definitivo, il cinque volte campione sloveno quindi è pronto per il debutto stagionale nel Mondiale Motocross.

Gajser può solo guardare

Stiamo parlando di un’assenza di oltre metà stagione. Ovviamente la lotta per il titolo è esclusa, Gajser è già pronto a cedere la corona del campione al suo successore. Anche se mancano ancora svariate gare, l’erede sembra già avere nome e cognome, nientemeno che quello di Jorge Prado. Il pilota spagnolo di GASGAS sta realizzando una stagione solidissima e ha lasciato l’Indonesia con un vantaggio di 103 punti di Romain Febvre secondo. Mancano ancora otto round stagionali, ovvero otto gare di qualifica e 16 manche domenicali valide per la classifica generale, ma appare un divario decisamente difficile da colmare per chiunque.

Foto: HRC Images

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