15 Dicembre 2022

Tutto da rifare: il maltempo frena Dominique Aegerter e gli altri Superbike

Due giornate di brutto tempo hanno mandato all'aria i piani dei team Superbike a Jerez. Se ne riparla a fine gennaio

Dominique Aegerter, Superbike

Il test pre natalizio della Superbike si è risolto in un poco o nulla di fatto. L’Andalusia sarà pure la regione più meridionale d’Europa, ma è inverno pure là, per cui i team convenuti a Jerez hanno dovuto fare i conti con due giornate condizionate dal meteo. Fra uno scroscio e l’altro, il tracciato non è mai stato veramente asciutto. Un grosso guaio per Honda e BMW, che contavano su quest’uscita per concentrarsi sui nuovi componenti di ciclistica che saranno permessi dalle “superconcessioni” che il nuovo regolamento concede alle marche in difficoltà. In pratica significa poter utilizzare pezzi non omologati, cioè differenti da quelli della moto stradale. Un vantaggio di grande rilevanza, dagli effetti ancora difficilmente valutabili.

Yamaha GRT solo una sgambata

Anche Yamaha GRT sperava nel bel tempo per aprire in grande stile il ’23 con due piloti attesissimi: Remy Gardner e Dominique Aegerter. Considerando che l’australiano ha vinto il Mondiale Moto2 l’anno scorso e che lo svizzero viene dalla doppietta iridata in Supersport (’21-22) stiamo parlando di una delle coppie più titolate del paddock. Viste le condizioni della pista, entrambi hanno utilizzato solo due “mezze giornate”, visto che in Superbike i test invernali sono limitati ad un massimo di dieci giornate. Quattro verranno “bruciate” a fine gennaio quando praticamente tutte le squadre torneranno a Jerez (25-26) per poi spostarsi nella vicina Portimao (31 gennaio-1 febbraio). Sia Gardner che Aegerter hanno compiuto lavoro di adattamento, lavorando principalmente sulla posizione di guida. Per lo svizzero era la prima volta in sella alla YZF-R1, mentre Remy ci aveva già corso nel 2016, nell’IDM, appena maggiorenne. Qui tutta la storia.

Silenzio stampa

Le squadre Superbike presenti a Jerez fornito informazioni con il contagoccie aderendo alla richiesta di Honda HRC, che nelle stesse giornate ha svolto un test MotoGP a porte chiuse. I giapponesi hanno prestato la pista, ma richiedendo agli ospiti il silenzio su quanto accadeva. Dominique Aegerter ha diffuso comunque una nota stampa. “Abbiamo messo a referto 32 giri molto produttivi” confida il pilota svizzero, campione anche in MotoE. “Abbiamo trovato alcune regolazioni elettroniche che ci sono state utili, ma in queste condizioni le condizioni della pista cambiavano continuamente, con sempre meno acqua sull’ asfalto. Difficilmente sarebbe stato quindi possibile ottenere valori comparativi. Capirò meglio a gennaio”.

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