14 Dicembre 2022

Debutto Superbike? Per Remy Gardner la Yamaha R1 è un ritorno

Remy Gardner nell'ormai lontano 2016 proprio con Yamaha Superbike corse nell'IDM Superbike. Non andò tanto bene...

Debutto Superbike? Per Remy Gardner si tratta di un ritorno

I primi test privati in ottica Mondiale Superbike 2023 di scena a Jerez de la Frontera presentano non poche novità. In questa due-giorni di prove bagnata dalla pioggia, tra gli osservati speciali spicca senza dubbio Remy Gardner. Campione del Mondo Moto2 2021, reduce da una problematica stagione vissuta in MotoGP, il figlio d’arte ha accettato la sfida GRT Yamaha al fine di rilanciare le proprie quotazioni di carriera. Per potenziale e predisposizione agonistica votato a correre tra le derivate dalla serie, per Remy non sarà un debutto Superbike al buio. Con persino già un precedente in gara all’attivo in tal proposito.

QUELL’ESPERIENZA NELL’IDM SUPERBIKE 2016

Con annessi corsi e ricorsi storici, chi l’avrebbe mai debutto che, a 7 anni di distanza, Remy Gardner sarebbe tornato in sella ad una Yamaha Superbike? Proprio così perché nel 2016, in un periodo problematico della sua carriera, si ritrovò occasionalmente a correre nell’IDM. Impegnato quell’anno nel CEV Moto2 trovando poi in corso d’opera una sistemazione Mondiale con Tasca Racing, l’australiano accettò l’offerta per correre due round dell’IDM Superbike. Iscritto tuttavia alla sotto-classe Superstock, con una Yamaha R1 preparata dal team MGM. La struttura di Michael Galinski, attuale team satellite BMW Motorrad nel Mondiale Superbike sotto le insegne Bonovo, all’epoca era infatti la compagine di riferimento dei Tre Diapason nell’IDM, annoverando diversi titoli di categoria. In un valzer di piloti complice il titolare Max Neukirchner fuori gioco per infortunio, Gardner fu convocato per correre con la R1 Stock con Lukas Trautmann promosso tra le SBK accanto a Florian Alt.

DEBUTTO A ZOLDER

Remy Gardner provò la R1 MGM e si mostrò motivato nell’affrontare, da giovanissimo (all’epoca appena maggiorenne), questa sfida. L’esordio sul tremendo tracciato di Zolder non riservò tuttavia grandissime soddisfazioni: si qualificò 20° (10° di classe) e, nel corso del weekend, rimediò complessivamente 4 cadute. Due in entrambe le manche, una delle quali causata da un botto al via innescato da un altro pilota.

NESSUN BIS NELL’IDM SUPERBIKE

Nei piani Gardner Jr avrebbe dovuto disputare anche la prova sull’iconico tracciato di Schleiz, ma alla vigilia dell’evento (e dopo un pregresso test all’attivo…) preferì rinunciare, in quanto ormai pilota titolare del Mondiale Moto2. Un forfait non propriamente accolto benissimo dal team MGM Yamaha, che si ritrovò senza un pilota a pochi giorni da una delle tappe più attese del calendario IDM.

GARDNER CONOSCE BENE LA R1

Trascorsi 7 anni da quella breve parentesi nell’Internationale Deutsche Motorradmeisterschaft, Remy Gardner riabbraccia la causa Yamaha e Superbike. La R1, tuttavia, non l’ha mai lasciata. Tuttora è la sua moto per gli allenamenti e, di recente, è sceso in pista a Cartagena, accompagnato dal suo inseparabile amico Pedro Acosta.

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