3 Aprile 2024

Supersport, Stefano Manzi “Gli olandesi? Più italiani degli italiani”

Stefano Manzi, dopo il brillante week-end di Barcellona con la Supersport, ha girato con una R1 Yamaha Blu Racing Day. L'intervista.

Stefano Manzi, Ten Kate, Supersport

Stefano Manzi inizia già a sentire il profumo della Superbike. In occasione dello Yamaha Blu Racing Day, a Misano, ha girato su una R1 e non finiva più di sorridere. Il suo futuro probabilmente è lì ma il presente è la Supersport con il team Pata Yamaha Ten Kate Racing. Dopo un primo round stagionale un po’ amaro, a Barcellona è tornato a vincere e si è avvicinato alla vetta della classica.

A Misano è stato intervistato da CorsedimotoTV ed ha affrontato tanti temi: dal passato nel Motomondiale alla rinascita in Supersport.

“A Misano ho girato con una R1 e non si sa mai, ed è sempre bello. Magari il prossimo anno mi vedrete su una moto grande. Dopo oggi mi fa un po’ gola perché mi sto divertendo sopra il 1000”.

In Catalunya un week-end da incorniciare

“Sono tornato dalla Spagna bello carico ma bisogna restare con i piedi per terra. Troppo presto per guardare la classifica anche se sicuramente un po’ ci si pensa perché è lì. Sono super contento, ora test e lavoro per Assen”.

La Supersport è un vero trampolino di lancio.

Andrea Locatelli e Nicolò Bulega hanno dimostrato che il passaggio della Supersport alla Superbike è di ottimo livello. Prima si guardava più nell’altro paddock, ai piloti di MotoGP o Moto2 più che a quelli della serie cadetta. Ora sia Locatelli che Bulega hanno dimostrato che anche i piloti vincenti della Supersport alla fine vanno forte anche in Superbike”.

Il passato nel Motomondiale

“Per me sono stati tanti anni difficili. Prima di passare al Mondiale ero uno tra i più promettenti tra quelli a livello italiano ed europeo. Non ho mai fatto lo step per andare forte al Mondiale poi ci sono stati anche altri problemi fuori dalle gare. Il passaggio alla Supersport è coinciso con la risoluzione di altri problemi ed è stato tutto un crescendo, fino ad arrivare all’anno scorso ed a questo”.

Con Ten Kate un rapporto speciale

“Mi hanno detto che in un team olandese sarebbero stati freddi invece sono più italiani di noi. Non so bene il perché però mi hanno preso in buona. Vado spesso su da loro a trovarli anche al di fuori dalle gare. Mi trovo da dio, meglio con loro che con un team italiano”.

Foto Ten Kate Racing

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