21 Settembre 2023

Supersport 300: la entry class ha i giorni contati ma ancora piace, ecco perchè

In Supersport 300 i piloti italiani sono protagonisti ma sono stati penalizzati dai troppi zeri. Ad Aragon però possono tornare in gioco

Supersport 300

La Supersport 300 è realmente formativa? Sì, no, forse. Sicuramente aiuta i ragazzi ad emergere. Non è un caso che il nuovo pilota Ducati Aruba SSP Adrian Huertas abbia in bacheca proprio un titolo mondiale 300. Il campionato è destinato a scomparire, questo è risaputo. Verrà sostituito da un altro con moto bicilindriche quali le Yamaha R7 e le Aprilia 660. Nonostante ciò piace ancora a tal punto che un ex Motomondiale quale Elia Bartolini ha scelto di ripartire proprio da lì (leggi l’intervista). Sarà il primo italiano ex mondiale Moto3 ma ci sono stati altri piloti che dopo una parentesi nel paddock della MotoGP hanno scelto la 300. Tra questi il tedesco Dirk Geiger, attualmente in corsa per il titolo mondiale.

Supersport 300, perché piace

Bisogna essere onesti: tanti scelgono la Supersport 300 perché ha dei costi accessibili. Com’è risaputo, è il campionato mondiale più economico in assoluto. Inoltre viene scelto perché consente comunque di conoscere le piste del Mondiale Superbike, frequentare lo stesso paddock di Bautista, Rea, Petrucci e company, conoscere le squadre più importanti ed avere la diretta tv. Piace anche anche perché è equilibrato ma questa è un’arma a doppio taglio. Le moto sono molto simili tra loro, facili da guidare e le gare sono quindi combattutissime. Questo è certamente un bene ma talvolta un pilota valido rischia di non ottenere risultati perché magari non ha trovato la scia giusta in qualifica oppure perché è finito fuori in una fase particolarmente concitata della gara visto che sono sempre tutti incollati l’uno all’altro. Le uscite di pista sono una costante e ne sanno qualcosa i piloti italiani.

Gli italiani protagonisti ma sfortunati

Potenzialmente due tra i piloti più forti del campionato sono italiani: Mirko Gennai e Matteo Vannucci ma sono rispettivamente quinto e sesto in classifica con 32 e 41 punti di stacco dal leader Buis. Entrambi hanno collezionato vittorie e podi. Tra l’altro ha vinto due gare del mondiale anche Bruno Ieraci, il nuovo campione italiano presente come wild card a Misano ed Imola. Gennai e Vannucci hanno certamente talento e proveranno fino alla fine a lottare per i vertici ma entrambi hanno degli zeri che pesano come macigni sulla classifica. Ad Aragon cercheranno di tornare in lotta per il titolo ma non sarà facile.

In Supersport 300 è fondamentale andare a punti in tutte le gare. Perez Gonzales non ha mai vinto e non si mai classificato secondo in gara ma è al secondo posto in campionato a 5 punti dalla vetta. Potrebbe aggiudicarsi il titolo senza nemmeno un successo, come fece tanti anni fa Emilio Alzamora nel Mondiale 125. Stona un po’ che siano avvantaggiati i “ragionieri” in un campionato giovanile che dovrebbe formare i campioni del domani. Servirebbe un’entry class che prepari realmente al WorldSSP e al WorldSBK anche con l’utilizzo di moto più simili a quelle delle categorie superiori. Per quello bisogna attendere il 2025.

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