30 Gennaio 2024

Superbike Test Portimao: Toprak è un fulmine la BMW ora vola, tempi alle 14

A metà della seconda giornata il pilota turco distrugge il primato ufficio: la BMW comincia a spaventare i ducatisti

Toprak Razgatlioglu, Superbike

La BMW comincia a spaventare i ducatisti: a metà della seconda giornata di collaudi Superbike l’incredibile Toprak Razgatlioglu ha distrutto il primato di Portimao. Con la gomma da qualifica ha firmato uno stupefacente 1’39″225, quattro decimi meglio del primato Superpole di Jonathan Rea che resisteva dal 2022 in 1’39″610. C’è di più: due anni fa si utilizzava una copertura da giro secco, l’attuale SCQ invece è sempre una gomma tenerissima, ma può reggere anche i dieci giri della corsa sprint. Quindi il dato tecnico è lampante: la crescita BMW con l’arrivo del fuoriclasse turco e anche del nuovo direttore tecnico Chris Gonschor è esponenziale. In Ducati sta cominciando a balenare qualche preoccupazione?

Nicolò Bulega insiste, sale Danilo Petrucci

Toprak ha risposto per le rime all’affondo del solito Nicolò Bulega, che poco prima aveva ritoccato il primato: fra i due appena 50 millesimi, in battito d’ali. Per il momento i due si stanno rivelando i più incisivi con la copertura ultra soffice, considerando che l’ottimo Andrea Locatelli terzo tempo è staccato di quasi sette decimi. Finalmente, è il caso di dirlo, sta cominciando a trovare il bandolo della matassa anche Danilo Petrucci, che anche l’anno scorso ha maldigerito le gomme soffici: per l’ex MotoGP quarta prestazione di mattinata, al livello di Locatelli.

Rea e Bautista lavori in corso

Nella giornata di lunedi le prestazioni ad effetto sono state registrate poco prima della pausa pranzo, esattamente come oggi. Quindi non è scontato che da qui a fine giornata (ore 18 italiane) registreremo altri fuochi artificiali. Due attesissimi protagonisti quali Jonathan Rea e Alvaro Bautista hanno speso la mattinata per proseguire i collaudi in configurazione gara, evitando di spremersi sul giro secco. L’Australia ormai è vicina (24-25 febbraio) e le priorità sono altre: Rea deve fare esperienza con la Yamaha R1, Bautista verificare gli effetti della cospicua zavorra (sei chili) che dovrà sopportare causa la nuova norma sul peso combinato pilota-moto.

I tempi alle 14

1.Razgatlioglu (BMW) 1’39″225; 2. Bulega (Ducati) 1’39″275; 3. Locatelli (Yamaha) 1’39″953; 4. Petrucci (Ducati) 1’39″956; 5. Gerloff (BMW) 1’40″136; 6. Lowes Alex (Kawasaki) 1’40″231; 7. van der Mark (BMW) 1’40″413; 8. Gardner (Yamaha) 1’40″476; 9. Rea (Yamaha) 1’40″487; 10. Bautista (Ducati) 1’40″723; 11. Ray (Yamaha) 1’40″852; 12. Lowes Sam (Ducati) 1’40″891; 13. Iannone (Ducati) 1’40″993; 14. Vierge (Honda) 1’40″998; 15. Redding (BMW) 1’41″070; 16. Rabat (Kawasaki) 1’41″410; 17. Bassani (Kawasaki) 1’41″457; 18. Lecuona (Honda) 1’41″597; 19. Ottl (Yamaha) 1’41″716; 20. Guintoli (BMW) 1’41″724; 21. Smith (BMW) 1’42″178; 22. Rinaldi (Ducati) 1’43″024.

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