26 Febbraio 2024

Superbike, Rinaldi mostra la gomma malconcia: “Volevo attaccare Bautista, ma…”

Rinaldi contento dei passi avanti fatti in Australia, ma un po' rammaricato per il crollo del pneumatico posteriore in Gara 2.

Superbike Australia, Rinaldi mostra la gomma distrutta dopo Gara 2

È terminato in crescendo il primo round di Michael Ruben Rinaldi con il team Motocorsa. Dopo il 14° posto in Gara 1, è arrivato 9° in Superpole Race e poi 6° in Gara 2. Soprattutto nell’ultima manche è stato competitivo e si è trovato anche ad occupare la seconda posizione alle spalle del suo ex compagno Alvaro Bautista, poi un crollo della gomma posteriore lo ha fatto retrocedere. Comunque lui e la squadra di Lorenzo Mauri possono essere abbastanza contenti, quello a Phillip Island non era un weekend semplice. Prima del prossimo round a Barcellona (22-24 marzo), ci saranno due giorni di test che saranno molto importanti.

Superbike Phillip Island, il rammarico di Rinaldi

Il pilota riminese ha utilizzato il suo profilo ufficiale Instagram per fare il punto dopo il round SBK in Australia: “Quest’anno sin dal primo test abbiamo avuto molti problemi. Ho passato più tempo al box piuttosto che in pista, lavorando con i tecnici per capire cosa stesse succedendo. Qui a Philip Island il venerdì abbiamo ingranato, ed è stato quindi solo il primo giorno utile per lavorare sul set up. Oggi abbiamo fatto uno step! Mi sono divertito, studiando Alvaro per molti giri per poi attaccarlo sul finale! Ma a 3 giri dalla fine qualcosa è successo alla gomma posteriore e quindi mi sono dovuto accontentare della sesta piazza“.

Rinaldi ha fatto vedere in che condizioni fosse il suo pneumatico posteriore e non ha voluto puntare il dito contro Pirelli. È determinato a fare bene nei prossimi appuntamenti del campionato, su piste diverse da quella di Phillip Island: “Ci tengo a precisare che Pirelli ha fatto un ottimo lavoro, ma l’asfalto abrasivo del circuito avrebbe stressato anche le gomme di un camion. Ricapitolando, sfiga anche in gara. E vabbè, faccio quello che amo, quando le cose funzionano sono lì davanti e sono sicuro che è solo l’inizio di una bella stagione. Ciao a tutti e grazie per il supporto“.

Nonostante l’amarezza per aver perso la possibilità di giocarsi il podio, Michael rimane fiducioso per il futuro. Conosce la Ducati Panigale V4 R da diversi anni e ora si tratta di trovare i giusti automatismi con il team Motocorsa, che ovviamente è molto differente rispetto a una squadra ufficiale come Aruba. Comunque si sta adattando, ha già vissuto questo tipo di realtà con Barni e Go Eleven. Il potenziale è buono, indubbiamente.

Foto: Instagram

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