25 Febbraio 2024

Superbike Phillip Island: Lowes beffa Bautista in gara 2, Kawasaki risorge

La Kawasaki apre il dopo-Rea con una doppietta di Alex Lowes in volata su un ritrovato Bautista. Sul podio Petrucci, BMW in fumo

Alex Lowes, Superbike

Chi lo avrebbe detto? La Kawasaki apre il dopo Jonathan Rea conquistando una folgorante doppietta con Alex Lowes nella Superbike di Phillip Island. Il britannico, vincitore in precedenza della corsa Sprint, ha fulminato Alvaro Bautista all’ultimo giro, con un formidabile sorpasso all’estero alla Lukey Height, un punto dove passare è difficilissimo. Poco prima, per una sfollata tentando di superare Lowes, Andrea Locatelli era volato via vedendo svanire il sogno della prima vittoria. Sul podio ritroviamo anche Danilo Petrucci: le sorprese su questo tracciato non finiscono mai!

Il fattore aderenza

Dopo il primo spezzone, interrotto con bandiera rossa per l’incidente di Rea, la gara si è disputata su appena undici giri, senza pit stop. Come in precedenza Bautista ha provato la fuga, incalzato da Michael Rinaldi finchè le gomme sulla Ducati Motocorsa hanno retto. Poi il riminese ha perso contatto, terminando in sesta posizione. Anche Alvaro, maestro nella gestione dell’aderenza, nel finale è andato in riserva. Lowes e Locatelli si sono avvicinati pericolosamente, nonostante il confronto diretto accesissimo costato caro ad Andrea. Nella seconda metà del giro finale il britannico si è piombato sulla preda, Bautista non aveva più niente da mettere sul tavolo. Ma per com’era cominciata, cioè con la caduta di sabato, per il campione del Mondo questo secondo posto vale parecchio.

Petrucci-Iannone, ritorno al futuro

I due vecchi compagni di squadra ai tempi della MotoGP hanno incrociato le armi in un duello rusticano. Dopo i problemi accusati in Superpole Race (manopola sinistra) neanche stavolta è filata liscia per Iannone, costretto un paio di volte ad andare fuori linea. Stavolta Petrucci era più a posto, e ne ha approfittato alla grande, tornando sul podio proprio su un tracciato che l’anno scorso lo aveva messo in crisi, un ottimo viatico per il proseguo. L’Australia ci ha restituito un Iannone super: dopo il podio di sabato è rimasto nel vivo della lotta anche domenica, il bilancio finale non gli rende giustizia.

Bulega nuovo record ufficiale

Abbiamo forti dubbi che Phillip Island sia un riferimento attendibile per la fase europea del Mondiale, perchè l’asfalto nuovo ha rimescolato tutto, costringendo i piloti a gestire la precaria durata delle gomme con il bilancino. Inesplicabile la gara 2 di Nicolò Bulega, trionfatore il giorno prima. All’inizio è sembrato in difficoltà, come tre ore prima nella sprint. Ma negli ultimi 3-4 giri, mentre le altre Ducati remavano, compresa l’altra ufficiale di Bautista, l’iridato Supersport si è scatenato segnando il giro veloce della corsa e risalendo al quinto posto, a soli due secondi dalla vetta.

Jonathan Rea un altro botto pauroso

Alla prima partenza Alvaro Bautista si era scatenato, prendendo subito il comando delle operazioni, mentre alle sue spalle si scatenava l’inferno. Prima la gran fumata dal motore BMW di Toprak Razgatlioglu, in ingresso alla Lukey Height, poi il gran volo di Jonathan Rea, alla velocissima curva undici. Il pilota Yamaha è rimasto a terra, inducendo la direzione gara a fermare tutto. In quello stesso punto era volato via anche durante i test. L’avventura in Yamaha non è partita sotto una buona stella ma dall’incidente è uscito con quasi niente, tanto da tornare nel box a gara in corso.

Adesso un mese di stop

Il Mondiale Superbike tornerà in pista fra un mese, il 23-24 marzo sul tracciato di Catalunya, nei pressi di Barcellona. Per piloti e squadre però non staranno fermi così a lungo, perchè il 14-15 sullo stesso circuito ci saranno i test ufficiali, cioè organizzati direttamente dal promoter del campionato. Sarà un’occasione molto ghiotta soprattutto per chi è chiamato a recuperare terreno.

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