12 Settembre 2022

Superbike, Jonathan Rea respinge le accuse: “E’ ignorante e irrispettoso”

Il Mondiale Superbike s'infiamma dopo il weekend di Magny-Cours. Ducati fa ricorso dopo il contatto tra Jonathan Rea e Alvaro Bautista.

Superbike, Jonathan Rea

Nel weekend di Superbike a Magny-Cours le emozioni non mancano e promettono di riversarsi anche nel post GP. Il contatto tra Jonathan Rea e Alvaro Bautista avvenuto al 2° giro ha rovinato la fuga del leader Ducati in classifica, costretto ad incassare uno “zero” dopo essersi visto proiettato a oltre 50 punti dagli inseguitori dopo il trionfo in gara-1 e il podio in gara sprint. Adesso il suo diretto inseguitore è il turco della Yamaha che dista 30 punti.

Scintille Rea-Bautista nel Mondiale Superbike

Toprak Razgatlioglu era al comando di Gara-2, Jonathan Rea ha scavalcato Alvaro Bautista all’ingresso della curva 15 e lo ha superato. L’ex pilota MotoGP è finito nel letto di ghiaia ed è rientrato ai box poco dopo, Rea ha ricevuto un Long Lap Penalty dal FIM WorldSBK Stewards Panel perdendo circa 2,5 secondi, arrivando 5° e guadagnando 11 punti, mentre l’avversario della Ducati esce a mani vuote e fortunatamente senza conseguenze fisiche. “Sono andato dentro, lui è tornato sulla sua linea e ci siamo toccati“, ha spiegato il sei volte campione della Kawasaki. “Purtroppo è caduto, cosa di cui mi dispiace molto. Non era mia intenzione, voglio chiarirlo. Non c’era nessuna cattiva intenzione da parte mia. Dopo la gara le emozioni erano alle stelle, pensavano l’avessi fatto intenzionalmente. Non è così, non guido così. Sono andato da lui e gli ho chiesto scusa. Gli ho dato la mia prospettiva e ho ascoltato la sua“.

Ducati presenta ricorso

La Direzione Gara gli ha inflitto una penalizzazione da scontare in gara, impedendogli di puntare alla vittoria e anche al podio. Razgatlioglu, Rinaldi e Bassani erano troppo lontani per pensare di agguantarli nel finale. Ma Jonathan Rea ribadisce che nel suo gesto non ci fosse nulla di intenzionale. “Non sono sconsiderato. Ognuno può avere la sua opinione, ma devi anche vedere il mio punto di vista. Mi dispiace che si sentano così. Forse è perché le emozioni sono alle stelle o sono rimasto sulla difensiva. Queste sono le corse, guidiamo molto forte… Peccato che la pensino così“.

Ducati ha presentato ricorso alla Corte d’Appello FIM a Mies, vicino a Ginevra, ritenendo apertamente che la manovra in gara-2 sia stata premeditata e che la punizione sia insufficiente. “È abbastanza ignorante e irrispettoso dire che l’ho fatto volontariamente. Non credo sia molto intelligente per qualcuno in una posizione elevata dire che era intenzionale. Il direttore di gara avrebbe potuto infliggere una penalità più severa: doppio giro lungo, triplo giro lungo, bandiera nera, drive through. Ma è stato un incidente di corsa. Non devo aggiungere altro per convincere qualcuno della mia innocenza, non posso cancellare quello che è successo – ha aggiunto Jonathan Rea -, non c’è più niente da dire“.

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