24 Luglio 2022

Superbike: Jonathan Rea, l’estate calda è il pasticcio Kawasaki

Donington ha tradito le attese di Jonathan Rea: con il caldo la Kawasaki va in crisi. Most sarà terreno di caccia per Toprak Razgatlioglu?

Jonathan Rea, Superbike

Che tempo farà la prossima settimana a Most, nella Repubblica Ceca? Da quando si è capito che la Kawasaki di Jonathan Rea soffre molto il caldo, il meteo è diventato un fattore preponderante nella corsa al Mondiale Superbike. Misano e Donington, i round più recenti, sono stati un letto di spine per il sei volte campione iridato. Con l’asfalto caldo, la Ninja non riesce a sfruttare la gomma SCX con la stessa efficienza della Yamaha di Toprak Razgatlioglu e la Ducati di Alvaro Bautista. Il dato era già emerso lo scorso anno, quando spesso Jonathan Rea ha cercato di cambiare l’inerzia puntando sulla media SC0. Scoprendo però che combattere contro il talentuoso turco concedendogli anche 2-3 decimi di vantaggio di mescola diventata impossibile. Per cui in questa stagione la Kawasaki è partita sempre con la SCX. Ma quando fa molto caldo, come a Misano e Donington, neanche a pari gomma Toprak è stato attaccabile.

La Ninja non vola con la soffice

Nel 2021 la Kawasaki era stata azzoppata dalla limitazione dei giri comunicata solo tre giorni prima dell’inizio del campionato. Jonathan Rea e Alex Lowes avevano fatto tutti i test invernali con il limitatore fissato a 15.100 giri/minuto, ma poi si sono dovuti adattare ai 14.600 concessi dalla Federmoto Internazionale, per un errore di omologazione commesso dalla marca di Akashi. A parte la perdita di potenza, la riduzione aveva completamente sballato la rapportatura: in Superbike gli ingranaggi interni del cambio devono essere gli stessi per l’intero campionato, per cui vengono calcolati al simulatore cercando di trovare un compromesso valido per tutti i circuiti. Con 500 giri in meno era andato tutto in tilt e questa (grave) problematica aveva un pò nascosto le altre. Adesso, con gli stessi 14.600 ma il cambio calcolato di conseguenza, lo scarso affiatamento fra la Ninja e la gomma SCX è emerso chiaro e tondo.

C’è una soluzione?

“Il venerdi a Donington siamo andati molto forte con 35 °C d’asfalto, ma sabato e domenica abbiamo gareggiaton con 48 °C e qualcosa non è andato come volevamo” ammette Pere Riba, capo tecnico di Jonathan Rea. “Di recente siamo andati a girare ad Arangon, in condizioni caldissime, proprio per sperimentare nuove soluzioni che ci permettano di fare passi avanti. Anche se abbiamo tonnellate di dati e molta esperienza, su questo particolare aspetto stiamo ancora imparando.” Il bilancio del round britannico, un secondo e un terzo posto con Toprak risultato imprendibile, dimostra che la strada è ancora lunga. Sempre che sia colmabile….

Occhio al meteo

Le previsioni meteo a giorni di distanza non sono così affidabili. Stando alle attuali, per sabato e domenica a Most è previsto sereno, con 26-27 °C aria. Sono esattamente le identiche condizioni dell’anno scorso, quando si gareggiò con 39 °C (gara 1) e 37 °C (gara 2) d’asfalto. Saremmo ampiamente nella fascia di migliore utilizzo della SCX standard, senza contare che in Repubblica Ceca la Pirelli porterà di nuovo anche la SCX “evoluzione” con cui Alvaro Bautista (+17 punti nel Mondiale) ha fatto la differenza a Misano. Dunque Jonathan Rea corre il rischio di dover correre di nuovo in difesa, coi due rivali nella corsa Mondiale più a loro agio con le gomme soffici.L’anno scorso Toprak (ora a -43 dalla vetta) vinse gara 1 e la sprint, la Ducati con Redding si prese l’ultima sfida. Il Cannibale nella prima cadde addirittura due volte, poi fù costretto a tirare i remi in barca. Kawasaki dovrà tirar fuori il coniglio dal cappello, oppure sperare che il cielo diventi scuro.

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