Superbike, Jonathan Rea come Valentino Rossi: il sogno del Cannibale
Rea è tornato a parlare del suo approdo in Yamaha e degli obiettivi che vuole raggiungere. Ha anche esaltato una dote di Razgatlioglu.
A febbraio compirà 37 anni, ma Jonathan Rea ha ancora grande voglia di correre e di vincere. Non a caso, ha preso la clamorosa decisione di rompere il contratto con Kawasaki per legarsi con un biennale alla Yamaha. Fino al 2025 sarà nel Mondiale Superbike e sarà interessante vedere se riuscirà a vincere il settimo titolo.
Superbike, Rea da Kawasaki a Yamaha
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il pilota nord-irlandese ha raccontato nuovamente la sua decisione di cambiare marchio dopo nove anni e un accordo valido anche per il 2024: “Ho iniziato parlando col team manager, poi durante la pausa estiva ho preso la mia decisione. Già durante weekend di Most ero deciso a cambiare. Ho vinto la gara, ma è stato il momento in cui ho pensato di cambiare. È stata una delle scelte più difficili della mia vita, perché ho vissuto una bella esperienza nel team precedente. Mi hanno aiutato a realizzare tutti i miei sogni“.
Nel 2004 Valentino Rossi esordì con la Yamaha vincendo a Welkom, in Sudafrica. Una pagina di storia della MotoGP. Rea in Superbike vorrebbe imitare il pesarese, però sa che sarà molto complicato: “Andrebbe oltre le mie più ardite aspettative. Certo, dobbiamo essere competitivi se vogliamo lottare per il titolo, che è il nostro obiettivo. Essere forti nelle prime gare sarebbe un sogno. Phillip Island mi piace e solitamente la R1 è forte in quel circuito. Sarebbe una bella storia…“.
Jonny vincente con la R1?
I primissimi test con la Yamaha R1 sono stati positivi per il sei volte iridato SBK, che ha subito sorriso dopo aver provato la nuova moto. Certamente è presto per sbilanciarsi sul 2024, però le sue prime sensazioni gli hanno dato tanto ottimismo. Poi, come sempre, saranno le gare a svelare i valori reali dei diversi contendenti al titolo.
A proposito di rivali, a Jonny è stato domandato quale qualità prenderebbe da Toprak Razgatlioglu, colui che con la Yamaha ha fatto cose straordinarie negli ultimi anni: “Come effettua la parte finale dell’ingresso in curva. È molto forte. Toprak entra in curva completamente di traverso con la moto, riuscendo a fermarla per poi girare. Ho capito il motivo: la Yamaha sembra una moto semplice da utilizzare per elettronica e setup, impostata su un telaio molto agile. Ora intuisco come faceva a guidare in quel modo. Vedremo se riuscirò a inserire il mio stile sulla moto“. Ha compreso qualche segreto del turco e potrà tornargli utile per la sua esperienza in blu.
Foto: Yamaha
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