1 Novembre 2023

Superbike Jerez, i tempi: Gardner vola, Bulega e Iannone che debutti!

Remy Gardner avvicina il primato assoluto, Nicolò Bulega e Andrea Iannone hanno girato più forte di Jonathan Rea e Alvaro Bautista!

Nicolò Bulega, Superbike

Soffia aria nuova sulla Superbike 2024. La prima uscita dei test invernali ci ha regalato i superlativi debutti di Nicolò Bulega e Andrea Iannone, superati soltanto dallo scatenato Remy Gardner, autore di un fantasmagorico 1’38″448, meglio della Superpole del round Mondiale siglata da Alvaro Bautista in 1’38″635. Era da tanto tempo che sul tracciato andaluso non si andava così forte, visto che il primato assoluto (sempre con gomma extra soffice) risale al 2019, con Jonathan Rea capace di scendere in 1’38″247 e addirittura sotto il muro di 1’38” nei test invernali di quel periodo. In mezzo ai due attesissimi italiani si è catapultato in extremis anche Alex Lowes, per la prima volta coi galloni di capitano Kawasaki. Ovviamente stiamo parlando di prestazioni con gomma soffice: per avere un’idea dei veri valori, cioè quelli sulla distanza, ci sarà tempo.

Bulega, ecco la conferma

Durante l’estate Nicolò aveva segnato tempi velocissimi con la Panigale V4 R del test team, prestazioni che avevano tolto ogni dubbio ai vertici di Borgo Panigale riguardo la promozione nel top team del fresco campione del Mondo Supersport. Alla prima occasione ufficiale il figlio d’arte ha sciorinato tutto il suo talento, confermando che le voci fatte trapelare da chi questi collaudi li aveva seguiti dal box Ducati non erano buttate là. Alvaro Bautista si ritrova in casa un brutto cliente: giovane, ambizioso, talentuoso. Lo spagnolo avrà anche la (grande) bega dei sei chili di zavorra. Oggi ha girato con la configurazione da regolamento ’24 e il responso non è tanto incoraggiante: 1’39″962, con gomma da gara.

Andrea Iannone c’è ancora

Dicevano che dopo quattro anni di stop Andrea Iannone non si sarebbe più potuto esprimere ad alti livelli. Invece ecco qua: con la Ducati della Go Eleven, una delle squadre più piccole del paddock Superbike, ha stampato un folgorante 1’39″335 con gomma Q, andando fortissimo anche con la B800, una delle soluzioni da lunga distanza: 1’40″1. Il cammino è ancora lungo, le insidie disseminate sul cammino molto numerose. Ma intanto AI29 ci lascia questo lampo, il resto lo scopriremo più avanti.

Jonathan Rea lavori in corso

Il sei volte iridato ci teneva a chiudere la prima presa di contatto Yamaha coi fuochi artificiali, ma il primo tentativo con la Q è stato abortito per un dritto al tornantino finale, dove il giorno prima era volato a terra per una macchia d’umido. Con la seconda si è fermato a 1’39″432, proprio in coda a Iannone: chi lo avrebbe potuto prevedere? In Yamaha sono al settimo cielo, perché le numerose evoluzioni provate in questa circostanza funzionano alla grande. Intanto le hanno saggiate Remy Gardner e Dominique Aegerter, nella prossima uscita ci metteranno mano anche Jonathan Rea e Andrea Locatelli, che stavolta è stato tenuto a riposo.

Le gomme disponibili

In queste due giornate di test i team avevano a disposizione quattro soluzioni. La SC0 (media), la più dura disponibile, utilizzata da nessuno nelle tre gare dello scorso week end. Inoltre due scelte soffici (SCX e SCX-A, cioè la B800), e la qualifica SCQ, nella vecchia configurazione standard. Negli ultimi round la gomma da qualifica Q è stata infatti la C0004, capace anche di coprire la Superpole Race e scelta dalla maggior parte della griglia nel round di Jerez.

I tempi finali dei test Superbike

1.Gardner (Yamaha) 1’38″448; 2. Bulega (Ducati) 1’38″726; 3. Lowes A. (Kawasaki) 1’39″211; 4. Iannone (Ducati)1’39″335; 5. Rea (Yamaha) 1’39″432; 6. Rinaldi (Ducati) 1’39″807; 7. Bautista (Ducati) 1’39″962; 8. Ray (Yamaha) 1’40″007; 9. Aegerter (Yamaha) 1’40″103; 10. Redding (BMW) 1’40″291; 11. Gerloff (BMW) 1’40″334; 12. Bassani (Kawasaki) 1’41″346; 13. Mackenzie (Honda) 1’42″110.

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