15 Luglio 2023

Superbike Imola, Alvaro Bautista: “Non mi aspettavo di poter vincere”

Dopo un venerdì con qualche problema, Bautista ha trionfato nella prima gara a Imola. Un successo molto significativo.

Alvaro Bautista Gara 1 Superbike Imola

Alvaro Bautista si è preso anche Imola. Il campione in carica Superbike ha vinto Gara 1 all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, battendo Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea. Una prima parte di manche con tanta battaglia e una Ducati Panigale V4 R abbastanza nervosa, poi a 8 giri dalla fine lo spagnolo si è messo davanti e ha imposto il suo ritmo, arrivando al traguardo con 3″6 di vantaggio. Ennesimo trionfo di questo 2023 e secondo titolo sempre più vicino.

Superbike Imola, Bautista felice dopo Gara 1

Bautista al termine della giornata non può che essere contento della sua performance di oggi: “C’era un caldo incredibile, forse è stata più dura che in Indonesia perché la pista è più impegnativa. Ho lottato con la moto per tutta la gara. Sono felice perché il feeling era molto migliore rispetto a ieri. Abbiamo fatto un piccolo cambiamento stamattina e le sensazioni sulla moto sono state buone, potevo spingere. L’asfalto era molto caldo e scivoloso, all’inizio non avevo la confidenza per spingere al limite. Ho cercato di capire la pista e non commettere errori, era importante per poi fare il mio passo alla fine“.

Una prima parte di Gara 1 lo ha visto stare molto attento a non commettere sbagli e a restare in buona posizione. Quando gli altri hanno iniziato a soffrire, lui ha potuto dargli la mazzata : “Dietro Toprak sentito che la gomma anteriore non lavorava al meglio, forse perché non avevo aria pulita ed è salita la pressione, quindi avevo meno grip. Ho cercato di mettermi davanti. Quando ho commesso un errore, ho perso la leva nella Variante Alta e ho accumulato un po’ di gap rispetto a Razgatlioglu. Quando mi sono messo a recuperare ho sentito che il feeling era migliore all’anteriore e ho avuto la conferma che dovevo mettermi davanti. Abbiamo lottato un po’, l’anteriore migliorava e potevo spingere al limite. Sono felice, non mi aspettavo di vincere dopo le sensazioni avute ieri“.

Alvaro non ha perso lucidità

Il pilota del team Aruba Racing Ducati ha dovuto battagliare un po’ nella prima metà di gara, però lo ha fatto sempre con grande lucidità: “La cosa positiva di questa stagione è che ho sempre avuto il controllo della situazione, non ho mai dovuto pensare agli altri piloti. Riesco a gestire me stesso e i momenti delle gare, capisco quando posso spingere e quando no. La velocità è lì, però la gestione di tutti i vari aspetti è la chiave. Sono contento del feeling avuto con la moto, senza di esso sarebbe stato impossibile perché non avrei avuto margine“.

Bautista ha confermato di trovarsi molto meglio a guidare da leader della corsa rispetto a quando deve stare dietro per dei giri, soprattutto con le difficili condizioni trovate a Imola: “Ho spinto per tutta la gara, ma dietro Toprak era più rischioso a causa del comportamento dell’anteriore, era difficile frenare. Quando mi sono messo davanti, l’anteriore mi dava feedback migliori e avevo maggiore grip, quindi potevo frenare meglio. Potevo spingere. Per me mettermi in testa era la chiave”.

Bautista e i 250 giri motore in meno della Ducati

Il 38enne di Talavera de la Reina è particolarmente soddisfatto del successo odierno, quasi sorprendente dopo un venerdì complesso: “È positivo aver vinto per la prima volta su questa pista, significa che abbiamo una buona competitività. Questo tracciato non è semplice, perché abbiamo meno riferimenti rispetto alle altre piste. Ieri avevo un feeling non buono e non ero sicuro che oggi sarebbe stato possibile a vincere. Abbiamo lavorato davvero bene e sono felice, siamo forti in qualsiasi condizione e questo è importante“.

Infine Alvaro ha parlato delle sensazioni avute in gara con 250 rmp in meno a disposizione per il motore della sua Panigale V4 R: “Sento che c’è qualcosa di diverso. Specialmente quando devo cambiare, ho meno tempo tra una marcia e l’altra. Lo avverto soprattutto nelle marce basse, mentre in quelle altre non c’è un grande cambiamento. Dobbiamo lavorarci per migliorare. Non abbiamo avuto tanto tempo per farlo qui”.

Foto: Marco Lanfranchi

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