28 Marzo 2024

Superbike, crisi Honda anche a Barcellona. Vierge: “Peggio del 2023”

Vierge e Lecuona molto frustrati dopo le gare in Catalunya, dove i risultati sono stati deludenti: Honda deve reagire.

Superbike Barcellona Xavi Vierge Honda

Dopo un difficile primo round a Phillip Island, il team HRC ha sofferto molto anche a Barcellona. Xavi Vierge e Iker Lecuona hanno conquistato pochissimi punti, 7 totali, e hanno dato conferma di quanto la CBR1000RR-R Fireblade SP sia indietro rispetto alle altre moto. Honda è il finalino di coda della classifica costruttori con soli 14 punti, 43 meno della Yamaha che la precede al quarto posto a -91 dalla leader Ducati.

Superbike Barcellona, Vierge spiega il problema della Honda

Vierge è nato a Barcellona e ci teneva a fare bene nell’ultimo weekend, pur consapevole di una situazione tecnica che non gli avrebbe permesso di essere troppo ambizioso: “Sono davvero deluso dal nostro fine settimana. Questa avrebbe dovuto essere una delle nostre piste ‘buone’, per così dire, ma abbiamo faticato tantissimo. Dobbiamo analizzare tutto con molta attenzione perché dobbiamo assolutamente trovare il modo di risolvere il nostro problema più grande: appena apriamo il gas la moto subisce molto slittamento. E non importa come cerchiamo di gestire il gas, sia che lo apriamo poco o tanto, l’effetto è lo stesso. Questo significa che, non solo perdiamo terreno, ma distruggiamo anche le gomme perché non le utilizziamo correttamente“.

Il pilota catalano ha sottolineato quello che è il principale difetto di una Honda CBR1000RR-R Fireblade SP che su altri aspetti invece lo soddisfa: “Il feeling sulla moto in frenata, in entrata di curva, e anche quando entriamo in curva senza gas, è davvero buono. Ma appena apriamo il gas, siamo finiti. È chiarissimo, e simile all’anno scorso, ma anche peggio. Quindi dobbiamo capire la strada da seguire per cercare di superare questo problema al più presto possibile, altrimenti non possiamo combattere“.

Il rammarico di Lecuona

Anche Lecuona non sorride al termine del round in Catalunya, essendo stato steso da Bradley Ray dopo due giri di Gara 2 e quindi costretto al ritiro: “La nostra gara è finita troppo presto. Ray mi ha tamponato alla prima curva e siamo finiti entrambi nella ghiaia. Si è scusato, nessun problema, non è stato altro che un incidente di gara. Non mi aspettavo la collisione, ovviamente, e sono caduto abbastanza forte sul lato destro. Ma sto bene, niente di rotto“.

L’ex pilota MotoGP è convinto che avrebbe potuto puntare a un discreto risultato nell’ultima manche a Barcellona: “È frustrante, molto frustrante perché abbiamo lavorato bene, cercando di aggiustare l’elettronica e anche usando la SCX nella Superpole Race per prepararci per Gara 2. La moto era a un livello ok e penso che avessimo il passo per lottare per la top 10, quindi è un vero peccato non aver potuto provare a dimostrarlo. Grazie al team e a tutti in HRC perché continuano a crederci e a lavorare molto duramente“. Iker era particolarmente fiducioso, anche se non sapremo mai se sarebbe riuscito davvero ad ambire alla top 10. Ci riproverà ad Assen (19-21 aprile), dove nel 2022 ha conquistato il suo unico podio in Superbike.

Foto: HRC

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