17 Dicembre 2023

Superbike, finita la squalifica di Iannone: “Sono di nuovo libero”

Iannone felice di essersi messo alle spalle lo stop che ha compromesso la sua carriera: ora è concentrato sul futuro.

Superbike, Andrea Iannone: squalifica per doping conclusa

Il 17 dicembre 2023 è un giorno molto importante per Andrea Iannone. Infatti, è terminata ufficialmente la squalifica per doping che lo ha costretto a non gareggiare per ben quattro anni. Come sappiamo, nel 2024 sarà al via del Mondiale Superbike con la Ducati Panigale V4 R del team Go Eleven. Ha potuto già girare nel test a Jerez alla fine dell’ultimo campionato e ha grandi motivazioni in vista del prossimo anno.

Superbike, Iannone dice addio alla squalifica

Iannone sul suo profilo ufficiale Instagram ha scritto un messaggio eloquente: “Dopo quattro lunghi e difficili anni, da oggi sono di nuovo libero. Buona fortuna a me!“. Non sono mancati i messaggi di altri piloti (ed esempio Jorge Martin, Fabio Di Giannantonio e Alex Rins). E anche tanti tifosi gli hanno scritto dei pensieri di incoraggiamento per il futuro.

Non poteva mancare quello della compagna Elodie, che ha anche condiviso il post in una sua storia Instagram scrivendo: “Buona fortuna amore mio, sempre con te“. La celebre cantante lo ha supportato tanto da quando fanno coppia fissa e sicuramente non mancherà la sua presenza a qualche round del calendario SBK.

SBK, Iannone termina la squalifica: il commento di Elodie

Cos’era successo al pilota

Iannone era stato sospeso dalla Federazione Internazionale di Motociclismo il 17 dicembre 2019 a causa della positività di Iannone al drostanolone. Si tratta di uno steroide anabolizzante, sostanza dopante proibita dalla WADA rinvenuta nel controllo alle urine effettuato il 3 novembre in occasione del Gran Premio della Malesia. 1,150 nanogrammi per millilitro, una quantità esigua quella riscontrata.

The Maniac era sicuro di poter dimostrare la sua innocenza, nello specifico il fatto di aver assunto tale sostanza in maniera del tutto involontaria, ovvero attraverso una contaminazione alimentare. Tuttavia, il 1° aprile la Corte Disciplinare Internazionale della FIM lo ha squalificato per 18 mesi. Rimaneva il ricorso al TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport) di Losanna, al quale sia lui sia la WADA si sono rivolti, ovviamente con obiettivi diversi.

L’ha spuntata l’Agenzia Mondiale Antidoping, visto che il TAS ha accolto la richiesta di 4 quattro anni di squalifica (16 dicembre 2023 l’ultimo giorno). La sentenza del 10 novembre 2020 è stata devastante per il pilota, convinto di poter ottenere la cancellazione dei 18 mesi precedentemente inflitti e poi ritrovatosi con una pena molto superiore. Ha sofferto molto, ma ha tenuto duro e a 34 anni è pronto per rimettersi in gioco.

Foto: Instagram

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