23 Marzo 2024

Superbike Catalunya: Bulega la gomma crolla, Toprak strappa gara 1

ll ducatista paga il calo d'aderenza e la BMW festeggia il primo successo del funambolo turco. Bautista salva il podio, Iannone quarto

Toprak Razgatlioglu, Superbike

Al secondo atto della nuova avventura Superbike Toprak Razgatlioglu vince la sua scommessa BMW. Gara 1 ha smentito pronostico e analisi tecniche in un rocambolesco finale: tanti si aspettavano che la quattro cilindri bruciasse le gomme, invece è stata la Ducati ad andare in crisi. Nicolò Bulega è stato perfetto, ma il rovinoso calo d’aderenza gli ha strozzato l’urlo in gola. Che beffa per la Ducati, che però ritrova Alvaro Bautista. Partito da lontanissimo (quattordicesima casella) il campione in carica è riuscito a risalire fino alla terza posizione. Toprak si gode il 40° trionfo Superbike, forse il più significativo: il passaggio in BMW non è stato un salto nel buio, ma un grande affare. Non solo per l’ingaggio principesco, ma anche in termini di risultato.

Gara al ralenty

Il Montmelò è una pista mangia gomme e dosare l’aderenza per i venti giri in programma è un’alchimia. Bulega ha scelto la posteriore C0900, cioè la SCX evoluta. Toprak invece ha puntato sulla stessa soluzione, ma in versione standard. La prima avrebbe dovuto garantire maggiore stabilità, invece ha pagato di più la maggiore conoscenza del materiale. Nicolò, dal punto di vista strategico, ha guidato da campione consumato. Nei primi cinque giri ha evitato di buttarsi nella mischia, osservando da dietro la scivolata di un Sam Lowes partito troppo impepato. Poi per i successivi dieci passaggi ha inesorabilmente guadagnato terreno, arrivando a +5″ su Toprak. Gli ultimi cinque però sono stati un calvario: la gomma non è calata, ma c’è stato proprio un crollo di 3-4 secondi rispetto al ritmo da crocera. Toprak si è inesorabilmente avvicinato e nel finale il sorpasso è stato come affondare la lama nel burro.

Bautista il rimontone

Alvaro qui nelle ultime stagioni aveva strapazzato tutti, vincendo con 8-9 secondi di distacco. Ora, sommando i cinque chili di zavorra ad personam e l’ascesa degli avversari, è tutto molto più difficile. Qualificatosi 11°, Bautista si è visto retrocesso di altre tre caselle da una penalità. Da lì dietro si è fatto largo con acume, evitando di mandare in crisi le gomme, che sarebbe stata la cosa più facile nella foga della rimonta. Nel finale ha fatto un sol boccone di un Andrea Iannone a sua volta in netta crisi, come Bulega: normale, visto che avevano entrambi la C0900.

Toprak asso nella manica BMW

La Superbike è gestita in modo che tutte le Case alla fine abbiano il loro spazio, per cui chi è in crisi tecnica viene aiutato a risalire la corrente. La BMW adesso ha un pilota top, ma gode anche di super concessioni tecniche che hanno permesso alla M 1000 RR di allontanarsi dalla versione stradale e avvicinarsi ad un prototipo. Telaio, motore, test aggiuntivi: un altro pianeta insomma. Invece a Bautista, imbattibile nel 2022-23, è stato imposto un fardello ad personam di cinque chili, un’enormità nelle competizioni moderne. Però c’è da dire che finora solo Toprak ha tratto vantaggio dagli aiutini, mentre gli altri tre ufficiali BMW latitano. Per non parlare di Honda HRC, che gode dei medesimi vantaggi e pure qui, sulla pista di casa di Vierge e Lecuona, ha preso oltre 20 secondi.

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