10 Aprile 2022

Superbike: BMW in grave difficoltà, arriva un altro aiutino

Dorna, FIM e MSMA concendo sei giorni di test extra ai costruttori in difficoltà. Ne beneficerà anche Honda HRC

Scott Redding, Superbike

BMW era convinta che fosse un problema di manico. Tom Sykes, un ex campione del mondo, dopo tre anni di vana rincorsa al successo è stato messo alla porta senza tanti complimenti. Gli uomini delle corse erano convinti che strappare Scott Redding alla Ducati avrebbe risolto miracolosamente tutti i guai. Invece peggio che andar di notte. Il precampionato del britannico è stato senza lampi, e il primo verdetto della pista è stato impietoso. In gara lo stesso pilota che con la Panigale ha concluso in 2° e 3° posizione i due campionati precedenti è finito 15°, a quasi 30 secondi dal vincitore Jonathan Rea. Nella corsa sprint, dodicesimo posto a 15″ accusati in appena dieci passaggi. La seconda sfida è finita anzitempo per un problema tecnico. Un bilancio sconsolante… Qui le highlights

Più giorni di prova per chi resta indietro

Dal rientro in forma ufficiale datato 2019, il progetto BMW Motorrad invece che andare avanti è regredito progressivamente e non si vedono spiragli. “Per chi resta indietro nello sviluppo il limite di dieci giorni di test è un handicap pesantissimo” aveva tuonato nei mesi scorsi Marc Bonger, l’ingegnere olandese che dirige il reparto corse di Monaco. Così, per venire incontro al costruttore che più investe in Superbike, la Federmoto e la MSMA (l’associazione delle Case) ha deciso di concedere sei giorni di collaudo extra, con decorrenza immediata. E’ un aiutino di cui beneficiano le aziende che non hanno raggiunto quota “nove punti concessione”, che si ottengono in base ai risultati: tre punti per vittoria, due per il secondo posto e uno per il terzo. Quindi, oltre alla BMW, da subito ne beneficerà anche Honda HRC. La situazione tecnica dei giapponesi però sembra migliore: ad Aragon i neoacquisti Xavi Vierge e Iker Lecuona sono andati sempre a punti, con un sesto posto come miglior risultato complessivo, ottenuto dall’ex KTM MotoGP.

BMW in confusione

Il regolamento Superbike è fatto in modo che ci sia equilibrio di prestazioni fra i cinque modelli partecipanti. Il bilanciamento viene regolato attraverso ritocchi al limitatore dei giri/motore, oppure attraverso la norma delle “concession parts”, che permette a chi non fa punti-podio di introdurre componenti evoluzione omologati prima dell’inizio del campionato. Un aiutino tecnico di cui in passato BMW e Honda hanno già approfittato, senza trarne gran giovamento. In BMW sono convinti che la M1000RR sia molto competitiva e che i problemi derivano dai pochi collaudi effettuati. Ecco perchè hanno chiesto e ottenuto lo strappo alla regola. Vedremo se, prima o poi, riusciranno a cavare il ragno dal buco. Scott Redding, intanto, aspetta e spera.

Foto: Instagram

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