19 Ottobre 2022

Superbike, Bautista non si fida: “In Argentina può essere difficile”

Bautista dice di non pensare al titolo Superbike, ma in Argentina punterà certamente a mettere KO i suoi rivali e ad avvicinarsi alla realizzazione del suo sogno.

Alvaro Bautista Superbike

È in arrivo il terzultimo round del calendario Superbike 2022 e i riflettori sono puntati soprattutto su Alvaro Bautista, che in Argentina proverà a fare l’allungo decisivo verso la conquista del titolo. Vuole aumentare l’attuale gap da 56 punti che lo separa da Toprak Razgatlioglu, secondo in classifica.

Nell’ultimo appuntamento a Portimao il suo rendimento è andato al di là delle aspettative e non c’è motivo per pensare che non sarà grande protagonista anche a San Juan Villicum. Lì con la Ducati ha vinto già Gara 1 nel 2019 e adesso, con più esperienza e una Panigale V4 R migliorata, ha certamente il potenziale per fare bene.

Superbike, Bautista cauto in vista del round in Argentina

Bautista afferma di approcciarsi al round in Argentina con la mentalità di sempre, senza guardare la classifica e ragionando gara per gara, evitando di pensare troppo al titolo: “Al momento non penso al campionato. Conta il presente, il mio feeling con la moto, ogni singola sessione e ogni gara. Nel mio primo anno in Ducati ho vinto la prima manche, ma nelle altre due ho avuto delle difficoltà. Non ho certezze, dobbiamo aspettare che arrivi il weekend“.

A San Juan Villicum c’è un lungo rettilineo che può sicuramente favorire la Panigale V4 R, ma il pilota del team Aruba Racing Ducati sa di non poter sottovalutare questo appuntamento del campionato: “Può essere difficile, perché le condizioni possono cambiare molto di giorno in giorno. Dobbiamo prepararci a tutto e adattarci a qualsiasi situazione nel modo migliore possibile. Farò del mio meglio“.

Jonathan Rea ha vinto quattro volte in Argentina e Razgatlioglu due (nel 2021), entrambi hanno la pressione di dover in questo weekend vincere e questo potrebbe essere un fattore a favore di Alvaro. Lo spagnolo è comunque chiamato a non sbagliare per non rischiare che finisca come nel 2019, ovvero senza titolo piloti Superbike nelle sue mani.

Foto: Ducati

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