23 Aprile 2023

Superbike Assen: Bautista capolavoro, è una tripletta dal sapore Mondiale

La Ducati domina anche ad Assen con lo scatenato spagnolo. Toprak piegato, Rea finisce nella polvere

Alvaro Bautista, Superbike

La Superbike è tornata al 2019, quando Alvaro Bautista con la Ducati ne aveva vinte undici di fila in un Mondiale che pareva archiviato e invece finì nelle mani di Jonathan Rea. Quattro anni dopo il cammino non è netto, manca all’appello la Superpole Race in Indonesia, unico inciampo del campione in carica. Ma nelle altre otto sfide Bautista non ha avuto praticamente rivali. Anche in gara 2 ad Assen ha trionfato da dominatore, strappazzando Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea a piacimento, con il nordirlandese finito di nuovo fuori pista dopo appena sette giri. La caduta Kawasaki è stata l’unica variazione allo spartito delle gare precedenti. La passata stagione fra i Magnifici Tre c’era confronto vero, pieno di pathos. Ma Alvarito ha alzato l’asticella, stavolta le gare partono e sai più o meno come andranno a finire. Yamaha e Kawasaki non hanno ancora trovato soluzione, intanto la Ducati è in fuga in un Mondiale che salvo scossoni imprevedibili sembra già in cassaforte.

Il segreto? La gestione delle gomme

Tanti ritengono che la Ducati Panigale V4 R sia eccessivamente favorita da questo regolamento Superbike. Ma il dominio di Bautista non è solo questione di moto, guardate dove sono le altre Rosse. Il bravissimo Axel Bassani è finito quarto, a quasi dieci secondi dal vincitore. Michael Rinaldi, con la seconda Ducati ufficiale, ne ha beccati venti (decimo posto). La Ducati vincerebbe senza Bautista? Il segreto dello spagnolo sono le gomme. Lo sviluppo Pirelli verso gomme sempre più soffici gli ha messo le ali, sposandosi alla perfezione con le caratteristiche della Panigale, con il suo peso piuma e tutto il resto. Ad Assen è partito di nuovo con l’anteriore media (SC1) mentre Toprak e Rea sono dovuti andare sulla dura (SC2). Qui ballano quel 1-2 decimi che alla fine fanno tutta la differenza del mondo. Ovviamente non è la gomma ad essere magica, perchè anche Bassani e Rinaldi avevano la SC1. E’ come la si gestisce: Bautista è un talento che avrebbe fatto benissimo anche in MotoGP, avesse avuto le situazioni tecniche ideali.

Rea corre sul filo

Toprak era partito molto caldo, nei primi 5-6 giri è stato aggressivo e si sono visti diversi cambi di posizione fra i Magnifici Tre. Ma prima di metà distanza ha tirato i remi in barca, constatando che neanche stavolta Bautista aveva punti deboli. Anche Rea era arrivato in Olanda convinto che il fattore campo e gli stravolgimenti tecnici operati da Kawasaki nei test di Jerez e Aragon lo avrebbero premiato. Invece niente da fare. Dopo due secondi posti, Jonathan ha perso l’avantreno ad un terzo del cammino. Nel 2019 il Mondiale aveva cambiato direzione perchè quando Bautista ne aveva vinte undici di fila, Rea non aveva mai mollato. Adesso è tutto diverso.

Andrea Locatelli super week end

Il bergamasco ama il tracciato olandese, qui aveva già assaggiato il podio in Superbike e il terzo posto che ha chiuso il suo ottimo fine settimana era nei piani. Locatelli consolida il terzo posto in campionato, risultato non scontato. Adesso dovrà lavorare per fare un altro passo, cioè provare a colmare il divario dal compagno Yamaha, un certo Toprak Razgatlioglu. Battere Axel Bassani tre volte di fila gli avrà dato gusto, ma non basta più. Dopo l’arrivo il veneto di Ducati Motocorsa ha dovuto cedere il quarto posto a Dominique Aegerter, per aver superato i limiti della pista. Ma la decisione dello Steward Panel non cambia l’ottimo bilancio olandese. E Danilo Petrucci? E’ finito ottavo, a tredici secondi da Bautista. Al pilota umbro mancano ancora troppe tessere del puzzle per lanciarsi verso le posizioni cui aspira. Speriamo sia solo questione di tempo.

Prossima fermata: Catalunya

Il Mondiale Superbike fra due settimane sarà di scena al Montmelò, tracciato alle porte di Barcellona. Qui Alvaro Bautista due anni fa andò vicino al successo perfino con la Honda CBR e lo scorso settembre, tornato sulla Ducati, infilò una travolgente tripletta. Batterlo nella sua tana sarà ancora più difficile che altrove. Il Mondiale Superbike 2023 ha un padrone che pare inattaccabile.

Lascia un commento