23 Aprile 2023

SBK, Alvaro Bautista zittisce i critici e si prepara a decidere il futuro

Bautista e Ducati al settimo cielo per il tris ad Assen. Per quanto riguarda il 2024, lo spagnolo non si sbilancia ancora.

Alvaro Bautista Superbike Assen

Alvaro Bautista inarrestabile. È lui il re di Assen, con tre vittorie conquistate in questo terzo round del calendario Superbike 2023. Dopo Gara 1 ieri, oggi si è preso anche Superpole Race e Gara 2. Ha raggiunto quota 40 vittorie nel Mondiale e con la Ducati, alla quale ha anche regalato il 400° successo nella categoria.

La classifica generale dice che il pilota spagnolo è leader indiscusso con 174 punti, ben 56 in più rispetto a Toprak Razgatlioglu. Certamente è presto per dire che la corsa al titolo sia chiusa, essendoci altre nove eventi da disputare, però sarà molto difficile sconfiggerlo. Inoltre, il prossimo round si disputa a Montmelò, un’altra pista dove può fare tripletta (come nel 2022).

Superbike, Alvaro Bautista dominatore ad Assen

Bautista non può che essere soddisfatto al termine di questo fine settimana al TT Circuit: “Weekend perfetto. Sono felicissimo. Ieri è andata molto bene, ma oggi abbiamo fatto un cambiamento alla moto e nel warmup mi sono sentito meglio alla guida. Il feeling è stato fantastico. In Superpole Race ho spinto al massimo e sono contento di aver vinto. In Gara 2 mi sono divertito, godendomi ogni curva e ogni giro“.

Il campione in carica ha spiegato per quale ragione ci sia stato un intervento sulla sua Panigale V4 R: “Venerdì il grip era basso, soprattutto al posteriore, e abbiamo cercato di migliorare la moto per averne di più. Sabato abbiamo avuto la FP3 bagnata e poi in Gara 1 non mi sono sentito benissimo in sella, la moto si muoveva molto, l’aderenza non era cresciuta. Per oggi abbiamo lavorato in un’altra direzione e abbiamo fatto uno step avanti. Non abbiamo cambiato niente di importante, però quando sei al limite anche dei piccoli dettagli possono fare una grande differenza“.

In SBK e con Ducati l’Alvaro migliore di sempre

Ducati ha raggiunto le 400 vittorie nel Mondiale Superbike e questo traguardo è motivo di orgoglio, anche se lui non ci pensa troppo: “Bella pietra miliare per Ducati. Ma ora non penso alle statistiche, siamo focalizzati sul presente e sul mantenere questo feeling con la moto. Non ho mai avuto queste sensazioni alla guida in tutta la mia carriera“.

Alvaro ha spiegato che sta esprimendo la versione migliore di sé stesso, tirando fuori tutto il suo potenziale oltre a quello del mezzo che guida: “Questo è il miglior Bautista. Se mi chiedete di più, non ne ho. Se alcuni piloti vanno più veloce, non posso stare con loro. Questo è il massimo che posso dare. Sono felice, sento che sto utilizzando tutto il potenziale della moto“.

Bautista su critiche e futuro

Bautista si toglie anche qualche sassolino dagli stivali, rispondendo ai critici che mettono in dubbio il valore dei suoi trionfi con la Panigale V4 R: “C’è chi dice che vinco perché la Ducati è come un missile, ma perché gli altri missili non vincono? Altri dicono che vinco perché peso 20 chili meno di Razgatlioglu, ad esempio, però Rinaldi ha più o meno la mia corporatura e qui ha faticato. Alla fine non mi interessa quello che pensa la gente. Non è facile guidare come faccio io, ci metto tanto sforzo da parte mia. La moto è buona, ma devi guidarla in questo modo per essere veloce. La Ducati va guidata MotoGP style e qui non ci sono molti piloti che hanno corso in MotoGP Sto riuscendo a utilizzare al mia esperienza per essere così competitivo. Non è solo la moto, non è solo il pilota e non è solo il team. La chiave è la combinazione tra i tre fattori“.

Inevitabile chiedergli anche del suo futuro, visto che ha un contratto in scadenza e la decisione su rinnovo o ritiro verrà presa tra non molto: “Prima dell’inizio della stagione avevo detto che dopo tre gare avrei preso una decisione. Tornerò a casa e parlerò con la mia famiglia. Le mie figlie iniziano ad essere più grandi e a capire se papà è via, se non sono a casa… Non è facile. Sono felice delle mie performance professionali, però l’aspetto personale è più importante. Vedremo. Prenderò una decisione prima possibile per me, per la mia famiglia e per il team“.

Foto: Aruba Racing Ducati

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