9 Ottobre 2022

Superbike, Alvaro Bautista: strategia gomme per mandare in tilt Razgatlioglu

Alvaro Bautista vince gara-2 Superbike a Portimao e blinda la leadership in classifica. Il pilota Ducati sceglie la giusta strategia gomme.

MotoGP, Alvaro Bautista

Alvaro Bautista blinda la leadership nel Mondiale Superbike vincendo gara-2 a Portimao e stanzia il divario da Toprak Razgatlioglu a 56 punti. Per il team Aruba.it Racing è un altro passo verso il titolo iridato e, in caso di vittoria in MotoGP di Pecco Bagnaia, sarebbe una stagione perfetta per l’azienda emiliana. Ma bisogna procedere step by step, perché anche un singolo episodio può spostare l’ago della bilancia. A tre gare dalla fine (Argentina, Indonesia e Australia) la scuderia di Gigi Dall’Igna prenota un biglietto in prima classe verso il circuito di San Juan dove si correrà dal 21 al 23 ottobre. Per Ducati si tratta del primo match point iridato.

Bautista blinda la leadership Superbike

In gara-1 e Superpole Race Alvaro Bautista ha preferito non prendersi troppi rischi, dopo la sbandata nel finale del primo round che ha messo i brividi ai box. Dopo le due vittorie di Toprak Razgatlioglu (Yamaha), il pilota spagnolo della Ducati conquista l’ultima vittoria stagionale in terra europea. Meno di dieci giri per liberarsi della Kawasaki di Jonathan Rea, nelle ultime fasi si mette dietro anche la R1 del campione turco della Superbike al termine di un duello serrato. Incassa una preziosissima vittoria con un vantaggio di 2,3 secondi. Un trionfo quasi inatteso per il leader del Mondiale: “Dopo la gara sprint pensavo che Toprak fosse più veloce nella seconda manche. Così ho iniziato la gara e ho aspettato di vedere come si metteva“.

Rea e Toprak hanno provato a mettersi al comando gestendo le gomme, ma Alvaro Bautista ha sfoderato la sua strategia. “Così ho preso il comando per segnare il mio ritmo. Il piano era di farmi seguire così da fargli mettere le gomme a dura prova e inseguire la vittoria nel finale. Ha funzionato e sono felice“. La Panigale V4R riconferma il suo punto di forza nella velocità sui rettilinei, la Yamaha R1 di Toprak fa leva sui freni, la Kawasaki Ninja nelle curve veloci. “Entrambi possono curvare più velocemente di me, l’ho notato soprattutto nelle curve in discesa… Ecco perché devo guidare traiettorie più strette e poi dare il gas. Abbiamo motociclette e stili di guida fondamentalmente diversi“.

Lascia un commento