19 Maggio 2023

Superbike, Alvaro Bautista racconta: “Così sono cambiato rispetto al 2019”

Bautista racconta come sta vivendo questa stagione 2023 e spiega il suo grande cambiamento rispetto al 2019.

Alvaro Bautista Superbike Ducati

Alvaro Bautista in questo 2023 è davvero inarrestabile. Ha vinto undici delle dodici manche disputate nei primi quattro round del calendario Superbike. Gli è sfuggita solo la Superpole Race in Indonesia, dove ha collezionato l’unico ritiro stagionale. Spesso ha dominato e i suoi principali avversari non sono riusciti a impensierirlo. Sembra tutto “apparecchiato” per il secondo titolo del pilota spagnolo.

Superbike, Bautista racconta il suo dominio

Bautista ha 69 punti di vantaggio su Toprak Razgatlioglu, il secondo in classifica e che nonostante gli sforzi suoi e di Yamaha non sta riuscendo a opporsi al suo dominio. Il campione in carica Superbike ha avuto modo di spiegare che non è affatto una passeggiata, anche se il feeling fantastico con la sua Panigale V4 R è di enorme aiuti: “Dall’esterno può sembrare facile – ha raccontato a Speedweekma non è così. In alcune gare non avrei potuto dare di più se un rivale fosse stato più veloce, perché ero al limite. Comunque quando non devi spingere troppo, non hai uno stress ulteriore. Sei a tuo agio sulla moto e ti diverti. Io guido rilassato e posso concentrarmi ad essere preciso, evitando errori. Non guardo i tempi, solo i giri che mancano“.

Il binomio Alvaro-Ducati è micidiale e ci sono più piloti che hanno notato che lui può guidare senza essere costantemente al limite. Jonathan Rea lo ha dichiarato più volte, sottolineando che invece con la Kawasaki Ninja ZX-10RR deve fare sempre qualcosa di extra per provare a raggiungere certi risultati. E questo, ovviamente, lo può anche portare a commettere degli errori.

Alvaro e il cambiamento dal 2019

Il 2022 ha messo in evidenza quanto Bautista sia maturato rispetto al 2019, anno di debutto in Superbike nel quale aveva buttato via il titolo. Poteva portare in trionfo Ducati già allora, però fu protagonista di una serie di cadute che aiutarono la rimonta e il trionfo di Rea: “Rispetto al 2019 – spiega – ora ho tutto sotto controllo. Allora ero incredibilmente dominante nelle prime gare, ma ero veloce senza controllo. Volevo andare un secondo più veloce degli altri in ogni giro, però era impossibile“.

Il pilota spagnolo ha cambiato approccio e questo, unito a una Ducati Panigale V4 R migliorata, lo ha aiutato laurearsi campione del mondo SBK: “Oggi so qual è il mio massimo – aggiunge – e, se è abbastanza per andare in fuga, è perfetto. Se è sufficiente solo per il 5° posto, non vado oltre. Allora volevo ottenere vittorie straordinarie, ora voglio solo fare del mio meglio“.

Foto: Ducati

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