21 Luglio 2022

Superbike: 9 anni senza Andrea Antonelli “Ci metteva il cuore”

Il ricordo del Team Manager del GoEleven, Denis Sacchetti "Era forte, serio e simpatico. Lo avremmo voluto portare in Superbike"

Superbike; Andrea Antonelli

Il cielo era nero, cupo, triste. Non c’era aria di festa come c’è sempre alle gare di Superbike ma un clima quasi irreale quel 21 luglio 2013 al Moscow Raceway. La pista era ai limiti della praticabilità. Alle 13.32 la tragedia. Andrea Antonelli ha perso la vita in un incidente nella gara del Mondiale Supersport. Sono trascorsi 9 anni da quel giorno ma il ricordo è ancora vivo ed attiva una Onlus in sua memoria.

Difficile non cadere nella retorica ricordando il pilota umbro ma “Andi” era veramente amato da tutti. Era velocissimo in pista ed aveva uno splendido carattere.

“Ci metteva il cuore in tutto quello che faceva sia nella vita che nelle corse – ricorda Denis Sacchetti, il suo Team Manager dell’epoca con il GoEleven – Si è dovuto sudare tutto quello che aveva: nessuno gli ha mai dato delle spinte e forse anche per questo era così umile”.

Che rapporto c’era tra voi?

“Ci conoscevamo da tanti anni, da quando lui correva in minimoto e io nei campionati superiori. Lui era un mio tifoso ed ero stato molto felice di poterlo avere poi come pilota. Era serio, lavorava tantissimo su se stesso sia livello tecnico che psicologico. Si metteva spesso in discussione ed è una qualità rara per un pilota. Come ragazzo era simpaticissimo, ricordo tanti sketch: faceva gruppo. Ci divertivamo molto insieme”.

Pensavate di portarlo nel Mondiale Superbike?

“Si e ne avevamo già parlato. Saremmo voluti approdare al Mondiale Superbike con Andrea Antonelli, lo meritava, sarebbe potuto arrivare lontano”.

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