22 Febbraio 2022

Superbike USA, Danilo Petrucci: “E’ stata una decisione difficile”

Danilo Petrucci pronto per la nuova esperienza nella Superbike USA dopo dieci anni in MotoGP e una storica vittoria al Rally Dakar

Danilo Petrucci, Superbike

Danilo Petrucci in pochi mesi è passato dalla MotoGP alla Dakar con KTM, fino alla Superbike con Ducati, in due giorni di test a Portimao. Inizierà a breve una nuova avventura nella SBK a stelle e strisce, forte di una entusiasmante esperienza nel deserto dell’Arabia Saudita. Qui ha vinto una tappa del Rally Dakar, a dispetto di ogni pronostico che lo vedevano come semplice “comparsa”.

Petrux dalla pista al deserto

Lascia con un nodo alla gola il paddock del Motomondiale dopo un decennale esperienza in cui ha raccolto due vittorie. “Mi ero stancato della pressione costante che affronti in MotoGP – racconta in un’intervista per il marchio Rev’it -. Non avevo più la sensazione di divertirmi ad andare in moto. E credevo di poterlo recuperare alla Dakar. Ma ovviamente sapevo che avevo poco tempo (per prepararmi, ndr)”. La passione per le moto gli è stata trasmessa dal padre, da piccolo guardava le gare sulle vecchie videocassette VHS. I suoi eroi erano Loris Capirossi e Fabrizio Meoni. “Ho ancora un suo poster sul muro di casa. Era un pilota di alto livello nel Rally Dakar. È anche riuscito a vincere per due volte!“.

Petrux è arrivato alla Dakar solo con una precedente esperienza nel rally. L’obiettivo era finire tra i primi trenta, ma mai avrebbe immaginato di essere nella top-10 e vincere una gara. Ha risvegliato la passione per questa categoria in tantissimi italiani incollati ai social per seguire i suoi live. Danilo Petrucci ha avuto la grande capacità di far sognare ed emozionare, sia a gennaio che durante la sua carriera in MotoGP. Peccato che nel deserto la fortuna non sia stata dalla sua parte, con una serie di incidenti e imprevisti che hanno compromesso la sua scalata al vertice.

Dalla Dakar alla SBK

E’ diventato il primo pilota nella storia a vincere una gara sia in MotoGP che alla Dakar. “Molti piloti gareggiano nel Dakar da anni e non vincono nemmeno una sola tappa. Quello che è successo dopo, è stato semplicemente folle. Tutti volevano parlare con me dopo che avevo vinto. È stato così bello sentire di nuovo una tale energia positiva“. Danilo Petrucci è passato dal paddock del Mondiale al bivacco della Dakar senza risentirne affatto. “Amo sinceramente il paddock della MotoGP, ma c’è un forte senso di unione nella Dakar. È come se viveste tutti insieme la stessa avventura… In MotoGP corri sempre al 100 percento, ma alla Dakar semplicemente non è possibile“.

Nel futuro prossimo di Danilo Petrucci c’è la Superbike USA, poche settimane fa la firma con Warhorse HSBK Racing Ducati. “Ho avuto una carriera lunga e molto bella in MotoGP, ma ultimamente non mi divertivo più come prima. La MotoGP è davvero divertente solo quando puoi lottare per il podio. Questa nuova mossa è arrivata al momento giusto. Avevo bisogno di qualcosa di completamente diverso per cercare di trovare un buon equilibrio tra prestazioni e piacere… Volevo davvero scoprire com’è l’America: ho sempre avuto un debole per quel paese“.

Petrux saluta KTM

Non è da escludere un suo ritorno al Rally Dakar, ma non senza una preparazione che gli consenta di inseguire la vittoria. Difficile immaginare un ritorno in KTM, marchio con cui ha concluso la sua ultima stagione in MotoGP. “C’è il problema di lavorare con due diversi produttori, KTM e Ducati. È stata una delle decisioni più difficili che abbia mai dovuto prendere, perché ovviamente KTM non era contenta che io corressi in America con la Ducati. Quando sono entrato in KTM per la prima volta, ho detto loro che non avevo intenzione di lasciare il marchio. Ma poi la comunicazione non è andata come avrei voluto“.

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