13 Luglio 2023

Nicolò Bulega astro nascente: “Qui dentro se uno vince gli si punta il dito”

Giovane, bello, velocissimo: Nicolò Bulega ha le mani sulla Supersport. Nel 24 farà il grande salto in top class, è lui il futuro Ducati?

Nicolò Bulega Ducati Superbike

Storia di una rinascita. Nicolò Bulega dopo alcuni anni difficili nel Motomondiale è approdato in Supersport ed ora, alla sua seconda stagione, sta dominando con la Ducati V2 del team Aruba Racing. Si presenta ad Imola con 8 vittorie stagionali già in archivio, 55 punti di vantaggio su Stefano Manzi e 91 su Caricasulo e Schroetter. Un bottino consistente ma Nicolò Bulega non si sbilancia.

“Abbiamo fatto una prima parte di stagione veramente molto buona però il campionato è ancora tanto lungo, siamo solo a metà – dice a Corsedimoto – Avere un po’ di punti di vantaggio fa piacere ma ci sono ancora tante gare e dobbiamo rimanere concentrati fino alla fine”.

Chi sono gli avversari che ti potrebbero complicare i piani?

“Manzi è uno di quelli che mi potrà infastidire un po’ di più. Ci saranno sicuramente Caricasulo, Montella Schrotter…Quelli che abbiamo visto nelle ultime gare continueranno ad essere avversari fino alla fine”.

Questa Supersport sempre in bilico, con un bilanciamento molto difficile, da dentro com’è?

“Cerco di concentrarmi su me stesso e quello che devo fare io migliorando sempre più. Secondo me è quello che dovrebbero fare anche i nostri avversari. L’anno scorso Aegerter ha vinto moltissime gare. Corro con la stessa moto del 2022 e sono sempre io. In passato ha fatto la differenza Dominique che è un pilota top e stava attraversando un momento molto buono come lo è per me quest’anno. Quelli con la Yamaha però non stanno andando forte come Aegerter l’anno scorso. Più che penalizzare la Ducati dovrebbero fare i tempi che faceva Aegerter poi vediamo”.

Da pilota di Superbike in erba, come vedi Bautista?

“C’è una gran polemica che la Ducati va troppo forte. In realtà ne vince solo una una. Nessun pilota è in grado vincere senza una moto che va forte e Marquez insegna. Alvaro è certamente il pilota da battere, con una moto ottima ma non trovo giusto che venga penalizzato perché sta guidando veramente bene, non sbaglia nulla e quando c’è da accontentarsi lo fa. E’ simile alla Supersport. Se uno vince non viene premiato ma gli si punta il dito: andate troppo forte e non va bene così. Quello che ho imparato dal paddock del Motomondiale e guardandolo anche da fuori negli ultimi anni è che anche in MotoGP la Ducati sta vincendo ma Quartararo chiede alla Yamaha di migliorare la sua moto e non penalizzare la moto italiana, Marquez lo stesso. In questo paddock piloti e case si dovrebbero concentrare su come migliorare e raggiungere la moto numero uno in quel momento piuttosto che penalizzare Ducati. E’ una mia idea, magari mi sbaglio”.

Ti eri un po’ perso. E’ più la soddisfazione o il rammarico che se avessi avuto questo pacchetto qualche anno fa sarebbe stata una storia diversa?

Mi trovo benissimo con questo team, sono riuscito ad esprimermi molto bene, abbiamo creato un bel gruppo di lavoro e stiamo bene. Trascorriamo un sacco di tempo nel paddock quindi è come se fosse la nostra seconda famiglia e lavorare bene con un gruppo di persone può fare la differenza. Nei tre anni in Moto2 mi era mancato un po’ questo: un gruppo di lavoro perfetto come ho qua. La differenza è stata anche questa”.

L’anno prossimo, pensando al salto di categoria, dove di vedi?

“Sinceramente non lo so. E’ ancora un po’ presto. Se continuassi ad andare così nel resto della stagione mi piacerebbe fare la Superbike il prossimo anno, ho fatto anche un test la settimana scorsa. Al momento sono contento perché riesco a stare concentrato su quello che sto facendo che è più importante di tutto il resto. Ora cerco di portare casa questo Mondiale poi per il prossimo anno si vedrà”.

Fuori dal paddock Nicolò Bulega che vita fa?

“Sto bene in questo periodo perché mi sono trasferito. Adesso vivo a San Marino con la mia fidanzata. Cambiare mi ha aiutato un po’ a resettare. Vivo a casa mia, quando torno sono contento. Mi alleno tutti i giorni e per il resto gioco alla playstation”

Foto Marzio Bondi

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