20 Settembre 2019

Jonathan Rea: “Adesso Alvaro Bautista è un pò meno mostro”

Il Cannibale parla dell'avversario in crisi: "Capisco cosa si prova quando sbagli tante gare di fila, è capitato anche a me. Il segreto è non mollare mai"

Jonathan Rea

Jonathan Rea si sta godendo un week end di riposo prima di ributtarsi nella mischia Superbike a Magny Cours (27-28 settembre), primo match point per aggiudicarsi la quinta corona Mondiale. Partendo da +91 punti di vantaggio, il Cannibale sarebbe iridato guadagnandone 34 sull’inseguitore nelle tre gare francesi, che mettono in palio 62 punti complessivi. “E’ una combinazione non realistica” mette le mani avanti Jonathan Rea.

“I SUOI ERRORI CI HANNO DATO FIDUCIA”

Il fuoriclasse Kawasaki riguarderà all’infinito il film di questa incredibile stagione. A metà campionato, a Jerez, si era ritrovato staccato di 61 punti da Alvaro Bautista. Che però, proprio sul tracciato di casa, ha commesso il primo errore di una serie nera che nel breve volgere di un mese ha rivoltato  la classifica. “Ad inizio stagione Alvaro sembrava imbattibile, fino a Imola ho cercato semplicemente di limitare i danni. In Italia ho ricominciato a vincere e mi sono convinto che non fosse ancora finita, che c’erano tanti motivi per non mollare. In Spagna, quando Bautista ha commesso il primo errore, ho capito che neanche lui è una macchina.”

“CAPISCO ALVARO, E’ CAPITATO ANCHE A ME”

E’ difficile spiegare perchè Bautista abbia buttato via così tante occasioni, ma da pilota capisco la situazione. E’ capitata una cosa simile anche a me, nel 2005, quando correvo con la Honda nel British Superbike. Era il mio primo anno nella top class nazionale, andavo forte ma ho cominciato a cadere, distruggere moto e farmi male. Neil Tuxworth (ex team manager della mitica Honda Castrol due volte iridata con Colin Edwards nel Mondiale, ndr) mi chiamò una sera in ufficio e me ne disse di tutti i colori. Fu molto duro con me, non fu piacevole. Quando cominci a cadere senti male, perdi motivazione, ti vengono mille dubbi. Penso che Alvaro abbia vissuto una situazione simile”.

“ERO PARTITO PER VINCERE, POI…

“L’inverno scorso mi ero trovato molto bene con le novità Kawasaki, ero convinto di vincere il Mondiale. Ma l’inizio di campionato è andato contro le mie previsioni. La gara più difficile è stata Assen, lì ero convinto di potermi riprendere, invece Bautista mi ha dato di nuovo paga. Mi stava venendo il sospetto che vincere fosse diventato impossibile, che Alvaro fosse un mostro. Però io non mollo mai. E quel mostro, oggi, mi fa un pò meno paura che in aprile…”

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1 commento

  1. lamottawalte_13764774 ha detto:

    All’inizio del campionato, lui e la sua squadra frignavano come dei bambini a cui togli il giocattolo dalle mani. Adesso che gli va tutto bene, sembra un leone! Ma vai a c…..