18 Gennaio 2024

Mattia Martella, “doppia sfida” 2024 tra maturità e Mondiale 300

Mattia Martella, pilota Kawasaki GP Project, è tra i più giovani del Mondiale Supersport 300. L'intervista.

Mattia Martella Supersport 300

Mattia Martella quest’anno avrà l’esame di maturità ma nel motociclismo ha già dimostrato di essere un ragazzo maturo. Il mese prossimo compirà 19 anni e da fine marzo sarà impegnato nel Mondiale Supersport 300 con il team GP Project. Non è tra i favoriti per il titolo come lo sono Elia Bartolini o Mirko Gennai, tuttavia è un ragazzo da tenere d’occhio. Nonostante la sua giovane età ha già una buona esperienza sulle Ninja 400. Il suo idolo è Valentino Rossi ma prova un’immensa stima anche per Marc Marquez. In Superbike stravede per Toprak Razgatlioglu e sogna di gareggiare un giorno assieme a lui.

Mattia Martella, come ti sei avvicinato al mondo del motociclismo?

“Mio padre è sempre stato appassionato e quando avevo un anno mi ha subito preso una minimoto giocattolo con le rotelle. Fino ai cinque o sei anni scorrazzavo nel piazzale di casa poi ha iniziato ad andare in minimoto. Abito a Maenza, in provincia di Latina e qualche pista nella mia zona c’è. ad esempio il Circuito del Sagittario è a venti minuti da casa mia. Dopo aver iniziato a correre in minimoto non mi sono più fermato. Sono passato poi alle Ohvale conquistando un terzo posto finale nel campionato italiano 2018 e l’anno dopo ha iniziato a gareggiare sullo moto grandi partendo dalla R3 Cup”.

Com’è stato passare dalle Ohvale a moto 300?

“All’inizio abbastanza complicato ma molto bello. Nelle prime gare ho pagato lo scotto dell’inesperienza poi però ci ho preso la mano ed ho conosciuto piste importanti. Ho fatto anche due wild card al CIV e mi sono divertito. A fine stagione ho conquistato una pole position e sono riuscito a farmi vedere. A fine stagione ero indeciso se continuare in R3 Cup o passare alla 300 ma poi durante un allenamento ho conosciuto il team Prodina e non ho avuto dubbi. Sono andato a correre con loro”.

Quattro stagioni con Prodina poi sei passato al GP Project.

“Con Prodina mi sono trovato molto bene. L’esordio al CIV era stato migliore di ogni aspettativa con vittorie, podi ed il terzo posto il campionato: Il livello del CIV 300 si è poi alzato ed ho faticato un po’ ma sono riuscito ad essere comunque protagonista e nel 2022 ho debuttato nel Mondiale correndo come wild card a Misano. Purtroppo sono caduto in entrambe le gare ma è stata un’esperienza bellissima ed importante per capire e conoscere tante cose. E così nel 2023 ho gareggiato nel Mondiale a tempo pieno ma ho fatto comunque anche il CIV. E’ stato un anno bello pieno però mi è piaciuto un sacco. Nel mondiale le aspettative erano più alte, non le nego però è stata un’esperienza altamente formativa. A fine stagione ho pensato di cambiare team per avere nuovi stimoli, una ventata d’aria fresca”.

Conoscevi già GP Project?

“La prima volta che ero salito su una 300, nel 2018, era stato proprio con GP Project. Il team manager Alessio Altai aveva ancora il mio numero. Sono molto felice di andare con questo team, tra l’altro volevo continuare su una Kawasaki, una moto che guido da ormai cinque anni”.

Quali sono i tuoi obbiettivi per il 2024?

“Vorrei centrare la zona punti in tutte le gare poi provare a salire qualche volta sul podio. Mi rendo conto che il livello sarà molto alto, ancora di più che in passato, però non nego che mi piacerebbe tanto conquistare anche la mia prima vittoria del Mondiale”.

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