28 Marzo 2024

Ana Carrasco “Il Mondiale Femminile un trampolino di lancio”

Ana Carrasco, ex Motomondiale e iridata Supersport 300, disputerà il Mondiale Femminile. La sua opinione sul nuovo campionato.

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di Manuel Pecino/motosan.es

Dai confini della velocità e dell’adrenalina, ci immergiamo nell’universo di Ana Carrasco. Una pilota che sfida i limiti del motociclismo con la sua abilità e determinazione. Durante la nostra conversazione, Carrasco ha condiviso i dettagli sul suo recupero fisico dopo un infortunio, nonché le sue riflessioni sul Mondiale Femminile appena creato. Oltre a questo, rivediamo il suo viaggio fino al Campionato del Mondo, le sue impressioni sulla sua nuova moto Yamaha R7 e i suoi obiettivi per la prossima stagione.

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Ana Carrasco ha subito un infortunio che l’ha tenuta lontana dalle piste per un po’. 

“Sto ancora facendo riabilitazione alla gamba. Un po’, perché alla fine è stato un infortunio un po’ più complicato di quanto sembrasse all’inizio, ma in moto mi sento al 100%. Ho ancora qualche limitazione quando vado a correre, saltare e cose del genere. In moto però non c’è nessun problema, la verità è che mi sento molto bene”.

La pilota spagnola ha espresso la sua onesta opinione sul Mondiale Femminile. 

“Onestamente continuo a pensare la stessa cosa di sempre, che per me siamo tutti piloti uguali e che possiamo competere insieme. Ma penso che sia molto positivo che Dorna e la FIM abbiano fatto il passo verso la creazione di questo Mondiale. Soprattutto perché lo vedo come una piattaforma per le donne pilota, che hanno così l’opportunità di crescere all’interno di un campionato del mondo. Lo vedo più come un trampolino di lancio per chi riesce ad avere un buon livello all’interno del campionato per poter così passare ad altre categorie”.

Carrasco ha spiegato come si sente con la sua nuova moto, più pesante di quella a cui era abituata fino ad ora. 

“In questo momento mi sto allenando con la R7. Per me è vero che dimensioni e peso sono un po’ simili alla 600, ma la potenza è un po’ a metà tra la 300 e la 600. Quindi penso che sia una moto che va bene per questa categoria, soprattutto perché è un po’ un passaggio intermedio. La maggior parte dei piloti provengono dalla Supersport 300, se non sbaglio. Quindi è ​​una categoria alla quale tutti possono adattarsi bene”.

Nell’elenco iscritti della FIM si può vedere il gran numero di piloti, iscritti da tutto il mondo. 

“La verità è che non immaginavo nemmeno che ci sarebbero state così tante ragazze da così tante località. Si sono iscritte molte più persone, ma alla fine la griglia sarebbe stata di 24 e molte sono state escluse. Quello che voglio dire è che alla fine si tratta di persone provenienti da così tanti posti diversi, che non hanno mai corso assieme, che non ho idea di quale potrebbe essere il livello. Non so se arriveranno persone molto, molto veloci e che non conosciamo o se invece il livello sarà basso. Ho un po’ di preoccupazione in questo senso verso il primo test: ci ritroveremo tutti insieme in pista e allora vedremo un po’ quale sarà il livello”.

Ana Carrasco sebbene sia sicura di voler vincere, non ha ancora un obiettivo ben definito.

“In questo momento non ho un obiettivo prefissato perché ci sono ancora così tante cose indefinite che fissarmi un obiettivo in questo momento sarebbe strano. Credo certo di avere la capacità, la esperienza e la voglia in particolare di provare a lottare per vincere. Ma alla fine, finché non vedo dove siamo e come funziona il tutto, non voglio neanche pormi un obiettivo”.

L’articolo originale su Motosan.es

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