29 Febbraio 2024

Alex Lowes nuovo capitano Kawasaki Superbike: ora o mai più

Alex Lowes lascia Phillip Island con due vittorie e da leader del Mondiale Superbike: senza Jonathan Rea qualcosa è cambiato in KRT.

Alex Lowes nuovo capitano Kawasaki Superbike: ora o mai più

I giovani, quando qualcuno o qualcosa si rivela troppo forte in un determinato contesto, dicono “OP“. Ecco: in questo linguaggio da videogames, si può dire che Alex Lowes a Phillip Island nel Mondiale Superbike sia storicamente “OP“. Due lettere che rappresentano l’acronimo di “OverPowered“, sincerato un po’ scorgendo l’andamento del fine settimana in Australia. Perché sì, il layout e le peculiarità di Phillip Island sono particolarmente congeniali alle caratteristiche della Kawasaki Ninja ZX-10RR limitandone di conseguenza anche diverse criticità, ma Alex ci ha messo del suo. Tanto del suo. Sorpasso vincente da cineteca su Alvaro Bautista alla Lukey Heights nel corso dell’ultimo giro di Gara 2 compreso.

OGGI COME ALLORA RE DI PHILLIP ISLAND SUPERBIKE

Nelle dichiarazioni successive a questa sua domenicale doppietta in terra australiana, Alex Lowes ha ricordato quanto sia stato difficile per lui attendere quattro lunghi anni per esclamare nuovamente “hurrà“. L’ultimo suo trionfo nel Mondiale Superbike risaliva infatti proprio a Phillip Island, stagione 2020, Gara 2. Nel frattempo è praticamente successo di tutto, con persino una pandemia di mezzo. Ed al box KRT, la dipartita verso altri lidi di Jonathan Rea.

SITUAZIONI DIFFERENTI IN QUESTI QUATTRO ANNI

Nel 2020 Alex Lowes lasciò Phillip Island da leader del Mondiale, un po’ come domenica scorsa. Le due situazioni, tuttavia, non sono nemmeno lontanamente comparabili. Quattro anni or sono, scaricato da Yamaha per far spazio a Toprak Razgatlioglu, debuttò col botto con Kawasaki. All’epoca da dichiarato “scudiero” di Rea, oggi da “capitano” (anche qui, dichiarato) di KRT. Del dopo-JR1 che, volente o nolente, resta uno scotto non di poco conto per gli uomini in verde.

COSTRUIRE IL FUTURO IN SUPERBIKE

In questi anni si è parlato di Alex Lowes come di un cascatore (“ni“: prendi le statistiche in tal senso e non è tra i primissimi per numero di cadute), di uno scudiero e finita lì. In Kawasaki Provec, che sanno come si vince ed evidentemente qualcosa di corse e piloti ne capiscono, a chiare lettere affermavano sempre il contrario. In questo quadriennio di convivenza con Jonathan Rea, parole espresse da Guim Roda in giù, con AL22 si è “costruito il futuro“. Passando per palesi difficoltà, risultati che non arrivavano, ma per prepararsi e prepararlo a quando si sarebbe ritrovato con i galloni da capitano. Il rinnovo contrattuale con largo anticipo non è frutto del caso anche perché, di alternative (non soltanto nel paddock Superbike), ce n’erano a bizzeffe.

UNA SQUADRA FORTISSIMA

Con Rea approdato al box in blue, Alex Lowes ha ereditato la squadra del 6 volte Campione del Mondo. Una squadra, oggettivamente, fortissima. Pere Riba e soci con il britannico hanno cercato di costruire per tutto l’arco dell’inverno un 2024 di soddisfazioni e, ove possibile, di rivincita. La ZX-10RR è cambiata poco, ma forse in Alex è cambiato qualcosa. Da sempre “OP” a Phillip Island, ma con la necessità di trovare una pronta-conferma tra meno di un mese a Barcellona, circuito di casa Provec Racing. Per dimostrare che, effettivamente, qualcosa è cambiato ed i galloni da capitano al box KRT siano meritatissimi.

Photo Courtesy FIM Pictures/PSP

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