12 Febbraio 2024

Passione CIV, Paolinelli: “I miei non guidano neanche il motorino!”

Telemetrista dell’AC Racing Team al CIV, Sara Paolinelli racconta il suo amore per le corse ed i segreti di uno dei ruoli chiavi per una squadra di motociclismo

Telemetrista dell’AC Racing Team, Sara Paolinelli racconta il suo amore per le corse ed i segreti di uno dei ruoli chiavi per una squadra di motociclismo

I telemetristi svolgono un ruolo chiave all’interno di un team. Dall’acquisizione dei dati registrati dalla moto, passando per l’analisi delle informazioni fondamentali per spingere il pilota al miglior risultato possibile, fino alla capacità di gestire momenti in apparenza scontati, ma in realtà alquanto frenetici. Prendete gli attimi che precedono la partenza di una gara. Portatile sottobraccio e via di corsa, dal box fino alla griglia di partenza ad aspettare che il pilota si schieri sulla casella guadagnata in qualifica. In quei minuti (contati) antecedenti il warm up lap si scaricano i dati del giro di allineamento, si verifica che la centralina non dichiari fault e, se necessario, si possono perfino modificare le mappe preimpostate al box. Ne sa qualcosa Sara Paolinelli, una delle figure di riferimento dal pluridecorato AC Racing Team, formazione in grado di vantare successi a profusione nei vari campionati italiani e no. Dalle Minimoto alle MiniGP, passando per CIV, European Talent Cup e FIM Junior GP World Championship.

La storia di Sara Paolinelli

Laureata in ingegneria meccanica presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna, Sara si è avvicinata alla pista con un master. Dopo le prime collaborazioni con il team Full Moto e nientemeno che il Gresini Racing Team, il passaggio successivo in Magneti Marelli le ha spalancato le porte di un’importante azienda del settore automotive. Dove lavora tutt’oggi in veste di Project Manager Motore. Nel corso di questi anni, tuttavia, la sua passione per il motociclismo non si è mai sopita. L’originaria di Fano trascorre tutt’oggi molti dei suoi week-end in circuito come telemetrista dell’AC Racing Team al seguito del Campionato Italiano Velocità.

L’amore per le corse

“E pensare che i miei non vanno neanche in motorino! Io invece ero affascinata dalle gare e appassionata di meccanica – ha raccontato Sara Paolinelli al magazine Motitalia – volevo entrare in questo mondo, grazie al master ne ho avuto l’occasione. Oggi vivo a stretto contatto con l’AC Racing Team, siamo una quindicina di persone. Nei week-end di gara dormo sempre sul camion con la squadra, non ho mai trovato una chiusura nei miei confronti in quanto donna”.

Il movimento femminile nel motociclismo

Malgrado l’introduzione di campionati (nazionali, europei e, dal 2024, anche mondiali) dedicati, nel motociclismo è inusuale imbattersi già in figure femminili in veste di pilota. Men che meno in quella di telemetrista: “Lavoro da dieci anni nel settore automotive, sono più abituata a collaborare con gli uomini che con le donne. Purtroppo, le percentuali parlano chiaro, sia dal lato tecnico che da quello sportivo… le ragazzine che approcciano a questo mondo sono ancora poche”.

Due donne nell’AC Racing Team

Saranno pur sempre in numero limitato, ma intanto l’AC Racing Team registra la presenza di due donne nei propri ranghi. Com’è piccolo il mondo! Da una parte la protagonista Sara Paolinelli, dall’altra spicca Elisabetta Monti, Talento Azzurro FMI, impegnata nel CIV PreMoto3. Sotto la supervisione di Sara, la giovane pilota di Lecco affronterà quest’anno la sua seconda stagione in categoria dopo l’esordio del 2023 coi medesimi colori, condizionato da un pesante infortunio.

La connessione coi piloti e il sogno di Sara Paolinelli

“Per un telemetrista la cosa più difficile è capire qual è la vera necessità del pilota. Chi corre con una 600cc sa già come guidare e si può quindi ragionare di più sul set-up con diverse analisi e strategie. I giovani invece devono imparare prima di tutto a descrivere la moto, le sensazioni, i bisogni. In funzione delle categorie cambia molto il nostro lavoro. I ragazzini li devi crescere tu, interpretandoli come coi dati. Per quanto mi riguarda sono sempre stata affascinata più dai test che dalle gare, mi attira di più la parte dello sviluppo perché è lì che si impara e si cresce. Il mio sogno? La MotoGP, il desiderio di una vita…”. In fin dei conti anche i sogni (apparentemente) impossibili, qualche volta, si realizzano…

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