Superbike Misano Gara 2 Jonathan Rea è di un altro pianeta
Doppietta a Misano: il campione del Mondo sbaraglia Tom Sykes. Ducati a picco sulla pista di casa, non consola il podio di Davide Giugliano. Bene Lorenzo Savadori 5°
Altro che suspence, la supremazia di Jonathan Rea è così imbarazzante da far sembrare finto il confronto diretto con Tom Sykes durato diciassette giri. Ad un certo punto si dev’essere annoiato perfino il Cannibale, così si è sbarazzato della Kawasaki gemella con un soprasso al burro, tanto agevole quanto scontato.
Ci siamo stancati pure noi a parlare di Mondiale ipotecato, la realtà è che questo campionato 2016 non è mai realmente iniziato. Rea è troppo più forte degli altri e con la Kawasaki ZX-10R in versione navicella spaziale non ce n’è per nessuno. I numeri parlano: Jonathan ha firmato la 36° vittoria, la 20° con la Kawasaki in 42 gare. E’ ininterrottamente al comando del Mondiale dall’Australia 2015, il dominio più lungo della storia Kawasaki. Anche i grandi del passato vincevano gare e Mondiali a grappoli ma la differnza è che ogni volta se la giocavano testa a testa con fior di avversari. Rea invece li asfalta. Punto.
Misano doveva essere la riscossa e invece è stata la condanna finale per le aspirazioni iridate della Ducati. Chaz Davies è caduto tentando di rimontare velocemente dalla terza fila, precipitando a -99 punti dal Cannibale. Un abisso tale che ormai non vale neanche più la pena fare i conti.
In ottica Ducati non consola più di tanto il terzo posto di Davide Giugliano, se non il pilota stesso che sta cercando spazio in un’altra squadra: il matrimonio con la Rossa, dopo tre anni, ormai è in scadenza.
Lorenzo Savadori, 23 anni, ha portato a casa un sudatissimo quinto posto resistendo agli attacchi di una vecchia volte come Nicky Hayden. Meglio di niente per un’Aprilia che se tornasse ad impegnarsi avrebbe moto e pilota per tornare protagonista. Il problema è questo “se”.
Foto Diego De Col
1 commento
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dott Gozzi buongiorno,
Che tristezza questa SBK! Sottoscrivo in pieno però – sabato e la dimostrazione – non si possono n fare 21 giri dietro senza provarci. Senza qualcuno che agita, spariglia, sbaglia, esagera, mette petto in fuori, sai che noia. È il campionato infatti paga….se è mai esistito, come ha detto Lei!
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