20 Ottobre 2017

Superbike Jerez: Jonathan Rea che venerdì, Chaz Davies che botta

Il Cannibale cade ad inizio turno ma poi torna velocissimo. Scivolata anche per il gallese della Ducati: contusione al polso destro.

Jonathan Rea è caduto in apertura ma è riuscito comunque ad assere il più veloce anche nella seconda ora di prove libere, archiviando un venerdì da assoluto protagonista: 6 decimi netti di vantaggio al mattino, qualche millesimo meno al pomeriggio. Ha già festeggiato il terzo Mondiale, ma non si ferma: “Qui a Jerez non ho mai vinto, voglio centrare anche questo obiettivo.

VOLO ROSSO – Nelle concitate battute iniziali ha perso il controllo anche Chaz Davies, che era chiamato a cancellare una mattinata sotto le aspettative. Invece all’ingresso dell’ultimo tornantino  la Panigale del 30enne gallese è andata per la tangente (“E’ stato un problema tecnico“) sbattendo a terra Chaz come vedete nella foto d’apertura. Si rialzato con il polso destro un pò dolorante, arretrando in decima posizione nella classifica combinata delle due sessioni. Davies a Jerez è imbattuto da tre gare, ma ci vorrà un sabato alla garibaldina per rimettere in careggiata il week end partitolo malissimo.

DOPPIA KAWASAKI – Dicono che nel 2018 le toglieranno potenza d’ufficio per ridare slancio allo spettacolo ma al momento di cambiamenti di regolamento non c’è traccia e la Kawasaki piazza due moto davanti a tutti, con Tom Sykes che risolti i problemi del mattino è piombato in coda al caposquadra. Su un tracciato più caldo e quindi meno veloce Rea non è riuscito a limare il fantastico 1’40″291 mattutino ma è stato comunque il migliore anche nelle prove 2 con 1’40″435, contro 1’40″888 del compagno. Nessun progresso invece per Marco Melandri che al mattino era terzo ed ha finito la giornata in quinta posizione. Anche il ravennate è incappato in una innocua scivolata “ma è stato comunque il miglior venerdi“. Non ci fosse Rea sarebbe lotta infernale: dietro ci sono dieci piloti raccolti in appena quattro decimi.

AVANZA APRILIA – Netto salto in avanti (nonostante la caduta nel finale) anche per Lorenzo Savadori, seconda guida Aprilia salito in settimana posizione, in scia al compagno Eugene Laverty. Sul giro secco la RSV4 RF non è male, bisognerà vedere la costanza in gara che finora è stato il tallone d’Achille. Bel ritorno per Sylvain Guintoli, 35 anni, che ha lasciato la Suzuki per salire sulla Kawasaki Puccetti, mai provata in precedenza: nono tempo, 1’41″194. L’ex iridato correrà le due gare finali come sostituto, poi nel 2018 sarà a tempo pieno con la stessa squadra reggiana. Non bastavano Rea e Sykes,  la Kawasaki schiererà un terzo campione del Mondo.

PROGRAMMA – Sabato alle 10:30 la Superpole che definirà lo schieramento di gara1: record da battere 1’39″190 realizzato da Tom Sykes un anno fa. Alle 13 gara 1, in diretta su Italia1 ed Eurosport.

I TEMPI DEL VENERDI (Combinata sessioni 1 e 2): 1. Rea (GB-Kawasaki) 1’40″291; 2. Sykes (GB-Kawasaki) 1’40″888; 3. van der Mark (Ola-Yamaha) 1’40″890; 4. Lowes Alex (GB-Yamaha) 1’40″891; 5. Melandri (Ita-Ducati) 1’40″893; 6. Laverty (Irl-Aprilia) 1’40″896; 7. Savadori (Ita-Aprilia) 1’41″086; 8. Ramos (Spa-Kawasaki) 1’41″191; 9. Guintoli (Fra-Kawasaki) 1’41″194; 10. Davies (GB-Ducati) 1’41″204; 11. Camier (GB-MV Agusta) 1’41″281; 12. Mercado (Arg-Aprilia) 1’41″299; 13. Torres (Spa-BMW) 1’41″313; 14. De Rosa (Ita-BMW) 1’41″585; 15. Fores (Spa-Ducati) 1’41″620; 16. Andreozzi (Ita-Yamaha) 1’41″987; 17. Giugliano (Ita-Honda) 1’42″218; 18. Russo (Ita-Kawasaki) 1’42″262; 19. Jezek (Cze-Kawasaki) 1’42″786; 20. Takahashi (Gia-Honda) 1’42″918; 21. Badovini (Ita-Kawasaki) 1’42″989; 22. Schmitter (Svi-Suzuki) 1’45″382.

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