6 Novembre 2023

Moto3, Luca Lunetta vice-campione JuniorGP “Un’emozione unica”

Luca Lunetta secondo in JuniorGP, il risultato cercato ed infine arrivato nell'ultimo round a Valencia. Il racconto nell'intervista.

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Il vice-campionato JuniorGP prima del debutto nel Mondiale Moto3. Luca Lunetta ha chiuso con un podio in Gara 2 a Valencia, sufficiente per assicurarsi il secondo posto nella generale per appena un punto su Alvaro Carpe. Un risultato che ha scatenato la gioia sia sua che di AC Racing alla fine di un intenso triennio insieme. Lunetta sta ancora assimilando la situazione, ma è di sicuro una carica in più verso il primo test ufficiale da pilota SIC58, in programma il lunedì dopo il GP al Ricardo Tormo. Nel frattempo però ci siamo fatti raccontare le sensazioni, oltre a tracciare un bilancio dell’anno: la nostra intervista.

Luca Lunetta, sei vice-campione Moto3 JuniorGP.

Mamma mia che figata, sono contentissimo! Devo ancora realizzarlo al 100%, ma è davvero un’emozione unica. Non sono riuscito a togliermi il sassolino della vittoria, ma va bene così: l’obiettivo principale era finire 2° in campionato e l’abbiamo raggiunto.

Cos’è mancato per la vittoria a Valencia? Ci sei andato vicinissimo, tranne per l’errore in Gara 1.

Eravamo velocissimi ed avevamo tutte le carte in regola, ma non è stato facile. Sono stati tutti molto più aggressivi rispetto alle altre gare del campionato e bisognava essere forti in bagarre, ma io so farmi rispettare! Purtroppo in Gara 1 ho sbagliato a tre curve dalla fine: in scalata ho tolto troppo velocemente le marce, di conseguenza la moto è andata di traverso e mi ha mandato lungo. Lì ho perso la possibilità di giocarmi la vittoria.

Luca Lunetta, in Gara 2 però ti sei rifatto.

Sapevo che per essere vice-campione avrei dovuto vincere, non a tutti i costi ma sarebbe stato perfetto. Carpe aveva 4 punti in più di me, io vincendo avrei chiuso davanti almeno per un punto. Ma ce la potevano giocare comunque fino al 4°-5° in campionato, bisognava rischiare ma fino ad un certo punto. Era da settimane però che ci pensavo, quando ti metti in testa una cosa la raggiungi per forza! Ho iniziato la gara pensando alla vittoria, ci ho provato fino all’ultima curva ma purtroppo non ci sono riuscito. Anzi, una volta tagliato il traguardo terzo pensavo di aver perso il vice-campionato…

Quindi l’hai saputo solo dopo!

Più che altro avevo passato Carpe qualche curva prima, quindi pensavo fosse proprio dietro di me, quindi mi ero detto che era andata così, pazienza. Invece appena sono arrivato al parco chiuso mi dicono “Secondo in campionato!” Lì siamo impazziti tutti, abbiamo fatto un bel po’ di baldoria.

Vi si vedeva bene, avete festeggiato quasi più del vincitore.

Noi italiani dobbiamo sempre farci riconoscere! [risata] Buona parte dei ragazzi del team è spagnola, ma alla fine li ho coinvolti tutti. È stato veramente bello, sono emozioni forti che non si dimenticano.

Luca Lunetta, un secondo posto arrivato per appena un punto.

È quel po’ di goduria in più [risata] Ripensandoci, se lui avesse finito dietro di me avrei perso io per un punto. Meno male, altrimenti avrei ricominciato a pensare ad ogni gara, ad ogni cosa che avevo fatto… Ma anche finire terzo andava bene, alla fine quello che deve succedere succede. L’importante è il percorso fatto con il team in questi tre anni nel JuniorGP.

Oltre alla soddisfazione, c’è qualcosa però che non è andato come volevi?

Non so dire… L’obiettivo alla fine l’abbiamo raggiunto. Quando sei consapevole di fare tutte le cose giuste, di impegnarti sempre, di non lasciare mai nulla al caso e di dare sempre il massimo, alla fine hai pochi rimpianti. La volta che magari hai un problema tecnico sai che non dipende da te, vero che qualche errore l’ho fatto, come la scivolata a Jerez, dove Piqueras ha preso un vantaggio poi incolmabile per noi. Ma doveva andare così, io alla fine sono contentissimo di quello che abbiamo raggiunto.

Pensare che a Valencia era iniziata nel segno del forte vento…

È stato frustrante, eravamo lì in pista senza poter fare niente. Giovedì c’era veramente tanto vento: hanno fatto il primo turno le Talent, quando ancora c’era poco vento, ma quando siamo entrati noi s’è alzato ed in tre giri sono caduti cinque piloti, quindi hanno dato bandiera rossa. Era veramente inguidabile, aumentava sempre di più e alla fine hanno sospeso tutto. Anche sabato c’era ancora, ci siamo dovuti abituare. In realtà però due giorni in meno mi hanno condizionato poco: ormai eravamo a postissimo, dalle FP1 non abbiamo fatto mezzo click ed in gara abbiamo corso con quella moto. Sono entrato convinto e mi sono trovato da subito, anche col vento.

Luca Lunetta, si chiude un ciclo per te e AC Racing.

Abbiamo iniziato veramente da zero. Mi ricordo il mio primo weekend di gara come se fosse oggi, era nel 2021 e credo di aver fatto 25°, giù di lì. Adesso sono arrivato a giocarmi le gare e sono vice-campione del mondo in JuniorGP, è veramente un grande traguardo! Devo tanto alla squadra: ha sempre creduto in me, mi ha aiutato in tutto e per tutto. Ce lo meritiamo!

Come si può riassumere questo triennio?

Siamo cresciuti insieme, nel 2021 sia io che AC Racing eravamo nuovi, al debutto in JuniorGP. Abbiamo fatto le nostre esperienze e la mia è stata una crescita costante. Anche l’anno scorso sono andato forte, ma ancora mancava qualcosina, mentre quest’anno siamo riusciti a raccogliere alla grande. Abbiamo ottenuto grandi risultati, i meccanici hanno dato sempre il massimo. Devo ringraziare anche Nico Ferreira [SPN Riders Academy, ndr] perché mi ha aiutato a capire tante cose che possono essere scontate per i piloti che già vivono quell’ambiente. Per un italiano al debutto però non è facile a livello di dinamiche, di strategie di gara, prove libere, qualifiche… Step by step siamo andati avanti e siamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo.

Un super risultato, no?

Assolutamente! Ci siamo messi dietro anche un bel po’ di team importanti e competivivi, prima KTM del campionato davanti a tante KTM super-ufficiali… Direi che il nostro l’abbiamo fatto.

Luca Lunetta, c’è una gara che ti sta più a cuore di questo triennio?

Non è facile, ci sono stati tanti piccoli traguardi che hanno preso il loro posticino nel mio cuore. Del primo anno, avevo 15 anni, mi ricordo benissimo la gara a Misano, è stata bellissima: partivo 19° e ho finito la gara in 6^ posizione, giocandomela con tanti piloti che l’anno dopo sono andati nel Mondiale. È stata un’emozione unica! Poi ce ne sono state tante altre, come quella di quest’anno a Portimao, quando sono partito ultimo per un problema tecnico dopo la pole position, ma ho finito terzo e quindi sul podio. Tanta, tanta roba! Ma anche l’ultima gara di ieri col festeggiamento, non me lo dimenticherò mai.

Quanto ti carica questo vice-campionato per il Mondiale?

Tanto! Era importante arrivarci così: arrivi lì e già conoscono il tuo nome, non è una cosa da poco. Ora ovviamente ci saranno tante cose da imparare ma mi sento carico, prontissimo. Secondo me possiamo fare bene, non voglio sbilanciarmi ma non vedo l’ora che inizi questa bellissima esperienza! Cominceremo dal test del 27 novembre a Valencia, in cui proveremo ancora le gomme Pirelli.

Gomme che tu hai già avuto occasione di provare nello scorso test a Barcellona.

Non avevo ancora firmato, quel turno e mezzo che ho fatto è stato un regalo di Paolo [Simoncelli]. È stata una figata e lo ringrazio veramente tanto, un’emozione magnifica che non dimenticherò mai. Tra poco però inizia la vera esperienza, manca poco. Sto facendo il conto alla rovescia!

Luca Lunetta, correte a Valencia: come la vedi? Già non avete avuto un weekend facile in JuniorGP…

Il 27 novembre di sicuro sarà abbastanza freddo… La pista comunque è buona, hanno rifatto l’asfalto e c’è veramente tanto grip, si gira bene. Tolto il vento ci sono state veramente poche cadute, questo vuol dire che l’asfalto è buono. Speriamo comunque che sia asciutto, un primo test con la pioggia non dev’essere il massimo ma nel caso ci adatteremo.

Quali sono i tuoi programmi per la pausa invernale?

Me lo chiede sempre anche mia madre [risata] Scherzi a parte, adesso non mi riposo: domani andrò in pista, continuo ad allenarmi per i test. Di sicuro poi stacco un po’, vado a trovare anche i miei nonni in Puglia: dovrò dire che devo mangiare poco, sennò arrivo troppo appesantito ad inizio stagione [risata] Ma no, voglio loro un mondo di bene! Mi supportano tantissimo, mi seguono sempre, vogliono il link delle gare. In generale però serve sempre staccare, svagare un po’ e pensare ad altro, per poi tornare più forte.

Foto: FIM JuniorGP

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