15 Settembre 2023

Iacopo Arduini, pilota lavoratore “I risultati hanno ancora più valore”

Iacopo Arduini, pilota-ragioniere quest'anno 3° negli Internazionali d'Italia Supermoto. La sua storia nella nostra intervista.

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Un solido terzo posto agli Internazionali d’Italia Supermoto, categoria S4. Iacopo Arduini, 24enne nato a Rimini e residente a Riccione, aveva iniziato nella velocità, prima di un pesante infortunio ad un piede che l’ha portato a cambiare i suoi programmi. Il motard, inizialmente visto solo come un modo per allenarsi, è diventata la sua specialità e dal 2015 ne è uno dei protagonisti, dal 2021 con i colori del team Gazza Racing capitanato da Max Gazzarata e dalla moglie Vittoria Di Rienzo. Non solo moto per Arduini, che parallelamente, dal lunedì al venerdì, si fa le sue otto ore di lavoro da ragioniere in un’azienda di scarpe. Conoscete la sua storia? Ce la siamo fatta raccontare.

Iacopo Arduini, da dove inizia il tuo percorso in moto?

Il mio papà mi ha messo in minimoto quando avevo 5 anni. La mia carriera è sempre stata più sulla velocità: ho fatto minimoto, MiniGP, sono arrivato alla PreMoto3. Si è poi presentato il problema del budget, ma anche un infortunio ad un piede nel 2013. Sono rimasto fuori 7-8 mesi, praticamente ho perso una stagione.

Cos’è successo?

Mi stavo allenando in inverno in motard, si sono rotti i freni e mi sono schiantato. Mi ero rotto il piede, anzi frantumato: mi hanno messo quattro viti, mi hanno ricoverato in ospedale per un po’ tra interventi e fisioterapia… Una cosa un po’ lunga. Era il mio primo infortunio, ho recuperato anche per gli anni precedenti!

Per fortuna ti sei ripreso e sei tornato in sella.

Sono ripartito ad allenarmi col motard, ma non avevo la minima idea di che campionato fare. Un po’ per il budget, un po’ per l’anno perso, ci siamo detti di provare a svoltare un po’ la carriera, che fino a quel momento non stava andando benissimo. C’erano altri piloti forti: Bulega, Bastianini… Era difficile emergere con quei nomi.

Iacopo Arduini, da lì la svolta quindi.

Abbiamo deciso di provare col motard e dal 2015-2016 ho sempre corso in questa specialità. Quando correvo nella velocità era qualcosa che mi serviva per allenarmi, ma mi era piaciuto fin da subito ed in quegli anni andava anche molto di moda. Un giorno andando a girare ho ritrovato un vecchio amico che correva con me nelle minimoto e poi non avevo più visto. Lui faceva queste gare di motard e mi ha chiesto perché non ci provavo anche io. Gli ho dato ascolto, ho iniziato con un regionale e sono andato avanti.

Come sei arrivato in Gazza Racing?

Questo è stato il 3° anno con loro. Nel biennio 2019-2020 ho corso con un’altra squadra, i risultati c’erano visto che ho chiuso 2° e 3°, ma avevo bisogno di cambiare aria e sono andato a botta sicura.

Ci racconti la tua stagione?

Direi che è andata molto bene. L’unica cosa è che siamo partiti un po’ dopo: nelle prime due tappe ho fatto fatica a prendere il ritmo, anche se mi alleno per tutto l’inverno ci metto di più. Io poi sono un impiegato, quindi mi alleno meno rispetto ad altri che fanno solo quello. Insomma, i primi due round potevano andare meglio, poi però negli altri quattro ci siamo svegliati!

Quale consideri il tuo miglior fine settimana? Indipendentemente dal risultato finale.

Sicuramente quello a Viterbo. C’è stata la gara doppia, due gare sabato e due domenica, ed è stata molto dura fisicamente e mentalmente. Sabato sono andato bene, domenica invece ho sbagliato io in Gara 1. Ma avevo un feeling pazzesco, mi sentivo benissimo sulla moto ed i tempi mi venivano con serenità. Avevo la testa libera e non avevo nulla da perdere perché ero già 3° in campionato. Potevo dare tutto senza fare calcoli e tutto ha girato per il verso giusto. È stato più bello quel weekend rispetto a Pomposa, quando ho chiuso con due secondi posti. Peccato sia finita la stagione, ne volevo un’altra!

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Iacopo Arduini in azione a Viterbo

Iacopo Arduini, rispettate le tue aspettative stagionali?

Ripartivo da un anno in cui niente era andato come doveva. Ho avuto anche un’intossicazione alimentare che mi ha tenuto fermo per una gara, quindi non sono riuscito a chiudere in top 3. L’obiettivo è sempre quello di vincere, ma sarei stato contento di finire in top 3 perché so di averne le capacità ed anche per la squadra. Al 90% ho portato a termine quello che mi ero prefissato, ovviamente continuerò a cercare di vincere il campionato, ma sono comunque soddisfatto.

Rimarrai anche l’anno prossimo con Gazza Racing?

Spero però di sì, il mio desiderio sarebbe quello di rimanere, ma non ne abbiamo ancora parlato.

Iacopo Arduini, pilota e ragioniere: raccontaci anche del tuo lavoro.

Finite le superiori ho preso il diploma di Ragioneria. Il mio papà mi ha detto subito che se volevo correre in moto dovevo andare a lavorare, altrimenti mi avrebbero pagato gli studi. Io ho scelto le moto, quindi mi sono abituato subito a gestire le due cose: dal lunedì al venerdì mi faccio le mie otto ore in ufficio, staccando alle 17-17.30 riesco a farmi quella ora e mezza, quelle due ore di preparazione. Palestra, corsa a piedi, vado tanto anche in piscina… Sono le mie valvole di sfogo sul piano fisico. Bisogna chiaramente essere pronti a fare dei sacrifici, ma se è la tua passione lo fai.

Hai citato la palestra, ma quanto riesci a girare in moto?

Solamente nel weekend, principalmente il sabato. Sono consapevole che andare in moto una volta alla settimana è praticamente niente, ma quando riesco a portare a casa qualcosa sono molto contento perché so cosa posso permettermi a livello di tempo. Dà ancora più valore ad un terzo posto, ad un secondo posto, ad una vittoria. Finché riesco va bene così!

È una spinta in più anche sul piano mentale, giusto?

Assolutamente sì! Penso ai weekend di gara: al 90% riesco a prendermi un giorno di ferie e ad essere lì fin dal venerdì, ma a volte non posso permettermelo. Si sente la differenza arrivando direttamente sabato, però bisogna essere bravi ad “ingannarsi”: quando arrivo non penso al giorno in meno rispetto agli altri, ma al fatto che sono più fresco degli altri. Bisogna essere positivi, altrimenti ti dai la zappa sui piedi da solo.

Iacopo Arduini: chiusi gli Internazionali Supermoto, ora quali sono i programmi?

Innanzi tutto mi sono rilassato un po’. Ad inizio ottobre ci sarà il TDR, il Trofeo delle Regioni: io e Kevin Vandi l’abbiamo già vinto due volte per l’Emilia Romagna, mentre l’anno scorso ha vinto l’Abruzzo. Quest’anno ci riproviamo! In teoria, se tutto va bene, dovrei fare anche l’Europeo a metà ottobre, ma ancora non è confermato. Inizierò poi la preparazione invernale con nutrizionista, personal trainer… Riposarsi sì, ma anche allenarsi: il livello è sempre più alto, bisogna stare sul pezzo.

Foto: Gazza Racing

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