21 Luglio 2023

Moto3, Cesare Tiezzi “Serve pazienza, ma siamo più vicini”

Dalla Moto3 tricolore al JuniorGP. Cesare Tiezzi sta affrontando una sfida impegnativa, con pazienza e determinazione. L'intervista.

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Campione Italiano Moto3 in carica al debutto in JuniorGP. Cesare Tiezzi sta affrontando una nuova ed importante sfida, chiaramente non semplice ma con piccoli e costanti passi avanti. Nell’ultimo round a Barcellona il piemontese classe 2005 di AC Racing ha conquistato il primo punto, una bella iniezione di fiducia per le prossime gare. Tocca la lunga pausa fino ad ottobre ma ora Tiezzi, ottenuto anche il diploma di maturità, ha il tempo per una breve vacanza prima di ricominciare ad allenarsi. L’obiettivo è ripartire da dove si è fermato per continuare a scalare la classifica. Ma come valuta finora il suo 2023? Abbiamo avuto modo di sentirlo, ecco cosa ci ha raccontato.

Cesare Tiezzi, come sta andando questa prima stagione JuniorGP?

È un campionato difficile, il livello è molto alto e stiamo migliorando passo dopo passo. Non conoscere le piste e la moto però è un grande handicap soprattutto all’inizio, bisogna avere tanta pazienza. Nell’ultima gara però abbiamo preso il primo punto! Ad essere sincero mi aspettavo di avvicinarmi a risultati importanti più velocemente, però c’è stato anche l’infortunio al polso a Valencia e questo ha un po’ rallentato la crescita. Ma adesso ho ricominciato ad allenarmi al massimo e ho anche terminato la scuola: a Barcellona s’è visto, abbiamo accorciato il gap dai primi e come tempi siamo sempre più vicini. Speriamo di continuare a crescere anche dopo la pausa.

Avevi la maturità quest’anno, com’è andata? Come sei riuscito a gestirla?

Ho finito il Liceo di Scienze Applicate. È stato impegnativo ma sono contento, è andato tutto bene! Fino a prima degli esami sono riuscito a gestire tutto abbastanza bene, anche i professori mi hanno aiutato a recuperare le verifiche o le interrogazioni quando mi andava meglio. Subito prima dell’esame invece è stato un po’ più impegnativo perché ho avuto molto da studiare e ho trascurato un po’ gli allenamenti.

Guardando il lato fisico, ora come stai?

Il polso sta bene, alla fine non era niente di grave, però non mi ha permesso di andare in moto per un po’ di tempo e questo è stato il problema più grande. Non ho mai avuto molto dolore, però per non peggiorare la situazione sono rimasto a riposo per qualche settimana ed al rientro non ero preparato come mi sarebbe piaciuto.

Cesare Tiezzi, qual è stata la maggiore difficoltà finora?

La maggiore differenza è che qui fin dai primi giri sono tutti molto, molto aggressivi. Se non si è da subito estremamente decisi c’è il rischio di perdere tantissime posizioni e di compromettere la gara anche se il passo è da piazzamenti migliori. Se si rimane incastrati all’inizio è difficile uscirne, questo è un aspetto su cui devo lavorare molto.

Avete tanto tempo a disposizione in pista prima delle gare, ti aiuta?

Ci sono tanti turni, ma buona parte del tempo bisogna dedicarla a lavorare sulla moto, quindi in quattro giorni alla fine non si gira così tanto. Purtroppo, perché essendo il mio primo anno ne avrei bisogno per imparare tutte le cose nuove.

Avanti un passo alla volta, sei pur sempre un esordiente.

Questo è il punto principale. Partendo con aspettative troppo alte, il risultato potrebbe essere peggiore dal punto di vista psicologico.

Cesare Tiezzi, ti sei trovato un “difetto” da correggere in queste gare?

Dal punto di vista della guida non c’è qualcosa in particolare, devo lavorare lavorare un po’ su tutto. Dal punto di vista della strategia però ho notato che non sono ancora molto bravo a gestire il gruppo degli altri piloti. In Moto3 è molto importante la scia, trovare un riferimento, ed i più esperti sono bravi a raccogliere ogni possibilità che capita, mentre io mi perdo. Col passare delle gare spero di imparare sempre di più.

Quale ritieni il tuo miglior fine settimana finora? Qual è stato invece il peggiore?

Il migliore penso sia stato il secondo round dell’anno a Valencia. Nonostante la lesione sabato, è stato un weekend in cui avevo il miglior feeling con la moto ed ero più vicino ai primi. Il peggiore invece è stato quello successivo: proprio per l’infortunio ero stato fermo varie settimane e quando sono rientrato ero molto in difficoltà. Ho fatto anche fatica a capire Jerez: si alternano tratti molto veloci e scorrevoli a staccate forti, è stato il circuito più difficile per me. Abbiamo poi lavorato sulla moto nella direzione sbagliata.

A livello di feeling in sella, a che percentuale sei?

Direi al 75%. Certe volte non ho il giusto feeling per osare un po’ di più oppure per forzare in certe situazioni, a volte non sento la moto così mia.

Cesare Tiezzi, col team e col tuo compagno di squadra invece come ti trovi?

Con la squadra stiamo cercando di lavorare soprattutto su di me ed il mio modo di guidare, cercando di analizzare i punti in cui sono più carente. Col mio compagno di squadra [Luca Lunetta] mi trovo assolutamente benissimo! Quando possibile ci aiutiamo sempre, di questo sono molto contento.

C’è qualcun altro che tieni d’occhio in particolare in pista?

Cerco sempre di lavorare sui rivali che sono più vicini a me, guardando a fare sempre un passo alla volta e provando piano piano a scalare la classifica. I primi obiettivi sono i piloti un po’ più veloci di me, senza andare a guardare subito i primissimi che in questo momento sono più lontani. Sarebbe un obiettivo troppo ambizioso.

Adesso il JuniorGP è in pausa. Quali sono i tuoi programmi fino ad ottobre?

Qualche giorno di vacanza con gli amici, per poi ricominciare ad allenarmi come sempre. Ci saranno poi altri progetti per fare qualche gara, sarebbe il modo migliore per tenermi in allenamento. Mi piacerebbe molto disputare il CIV a Misano, speriamo si possa fare!

Foto: Social-Cesare Tiezzi

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